La Pratic passa ai francesi di StellaGroup

Formalizzata l’annunciata cessione della maggioranza. Edi Orioli rimane Ad: «Ora l’ingresso nel mercato mondiale
Maura Delle Case
Edi Orioli
Edi Orioli

Batte bandiera francese da ieri sulla Pratic di Fagagna, l’azienda produttrice di pergole di design e tende da sole dei fratelli Orioli. Annunciata lo scorso maggio, l’operazione di acquisizione della società da parte di StellaGroup, uno dei principali player europei nel settore delle chiusure per finestre, dei sistemi di accesso per edifici e delle protezioni solari outdoor, è stata infatti finalizzata giovedì sera nello studio legale Campeis di Udine con la firma del closing che consegna al gruppo d’oltralpe le chiavi dell’azienda friulana.

Alla testa della società, nel ruolo di amministratore delegato, resta Edi Orioli, seconda generazione dell’impresa - fondata nel 1960 da Bruno e Giuseppe Orioli - che negli ultimi anni ha guidato Pratic insieme al fratello Dino (presidente dal 1995 e ora fuori, per scelta, dalla nuova compagine) portandola a un turnover di 80 milioni di euro nel 2022 e a un Ebitda “stellare“ pari a circa il 30% dei ricavi.

Al 4 volte vincitore della Parigi Dakar sarà affidato il compito di guidare il consolidamento del brand italiano a livello internazionale, in coordinamento con i vertici della nuova proprietà, in particolare con il presidente e con l’Ad di StellaGroup, Didier Simon e Frank Schädlich.

L’operazione, il cui valore resta riservato, è la più consistente - nonché la prima nel Belpaese - realizzata da StellaGroup, realtà da 2.500 dipendenti e 640 milioni di euro di ricavi, che integra così la sua sua geografia industriale, già estesa a Germania, Olanda e Gran Bretagna oltre naturalmente che alla Francia, anche all’Italia.

«Entrare in StellaGroup - spiega Edi Orioli - è una scelta strategica per dare alla nostra crescita lo stesso ritmo che abbiamo mantenuto sul mercato interno, ma con i tempi e le modalità del mercato mondiale». Quanto alla società francese, i cui vertici come detto ieri hanno incontrato i 275 lavoratori a libro paga di Pratic, l’obiettivo è «sostenere questa grande azienda nella sua crescita futura: le sue persone, i suoi prodotti e la sua capacità industriale daranno sicuramente un forte impulso strategico al nostro sviluppo nel settore dell'outdoor a livello europeo».

Un impulso che il presidente Simon traduce in obiettivi di gruppo pari a 700 milioni di ricavi nel 2023, in crescita del 10% sul fatturato dell’anno precedente, e in un raddoppio del gruppo nell’arco dei prossimi cinque anni. Simon ieri ha raccontato l’origine dell’incontro con Pratic. Casuale come spesso accade. Non in Francia, non in Italia, ma in Irlanda. A Dublino. «Quattro anni fa mi sono trovato per caso sotto una spettacolare pergola che mi ha subito colpito per il design, le sono girato intorno alla ricerca del nome del produttore: avevo appena incontrato il mondo di Pratic».

Un colpo di fulmine per il prodotto, che si è poi esteso - parola sua - anche alle persone. «Solide, competenti, leali. Siamo onorati - ha aggiunto Simon ieri - che abbiano accettato di lavorare insieme a noi, visto che non penso siamo stati gli unici a bussare alla loro porta».

Pratic manterrà la sua “insegna”, la sua identità e il suo quartier generale a Fagagna, dove peraltro è stato da poco avviato il nuovo, avanguardistico corpo di fabbrica, terzo ampliamento consecutivo realizzato - su progetto dello studio Geza - nell’arco degli ultimi 10 anni e che oggi ospita un impianto di ultima generazione completamente automatizzato per lo stoccaggio di materie prime.

Firmato il closing, il primo impegno della nuova proprietà sarà quello di dar corso al cross selling tra le aziende del gruppo e integrarne le competenze. «Il ruolo di Pratic rimane centrale per la produzione e soprattutto per il design italiano - ha tenuto ad assicurare ieri il presidente di StellaGroup ai lavoratori -, un aspetto che si respira in ogni angolo di questa azienda, qualcosa che è impossibile riprodurre altrove perché rappresenta la vostra cultura». Pratic e i suoi azionisti nell’operazione sono stati assistiti da Antonio Dosa di Ad Equity, in qualità di financial advisor, dagli avvocati Massimiliano Campeis e Francesco Belletti dello studio legale Campeis, come consulenti legali, da Luciana Sist e il suo team di EY per le attività di due diligence. StellaGroup è stata assistita da Giorgio Castelli Villa di EY, in qualità di financial advisor, dagli avvocati Christophe Garaud e Mathilde Faure di Willkie Farr Gallagher, come consulenti legali e da PwC per le attività di due diligence.

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