La ricetta di Orioli per far crescere Pratic: «Pergole di design a prezzi accessibili»

L’Ad Edi Orioli: «Stiamo lavorando a una novità che presenteremo entro la primavera si tratta di una pergola più accessibile rispetto al nostro prodotto alto»

Maura Delle Case

Dalle tende a “cappottina”, prodotte a partire dal 1960 e brevettate pochi anni dopo, alle pergole bioclimatiche, che Pratic ha reso un’icona dell’arredamento outdoor.

L’azienda di Fagagna, fondata dalla famiglia Orioli, è guidata oggi da Edi in veste di amministratore delegato che i più ricordano però non già nei panni dell’imprenditore, ma per i suoi trionfi alla Parigi Dakar, vinta 4 volte tra il 1988 e il 1996.

Un campione del rally che parcheggiata la modo in garage è tornato in azienda, insieme al fratello Dino, e l’ha portata a crescere proseguendo sulla strada della continua innovazione coniugata al design dando ai consumatori prodotti funzionali ma anche belli. Linee pulite, minimaliste, capaci di prolungare gli spazi dell’abitare all’esterno, in un dialogo costante con il paesaggio.

Così sono nate e si sono evolute le pergole, divenute spazi tutti da abitare grazie all’uso di vetrate che le chiudono e led che le illuminano. Prodotti di alta gamma, che hanno conquistato dopo l’Italia anche l’estero. E non solo in termini di clientela.

A luglio 2023 l’azienda è stata infatti rilevata al 100% dal francese Stella Group, uno dei principali produttori europei di chiusure per finestre, sistemi di accesso per edifici e protezioni solari outdoor.

«Uscivamo dal Covid, ci trovavamo a fare i conti con due conflitti alle porte di casa in mercati per noi non indifferenti e uscivamo da un forte rimbalzo del settore post pandemia che aveva fatto schizzare il nostro fatturato, nel 2022, a 80 milioni di euro e circa il 30% di Ebitda» ricorda Orioli che nel mix d’incertezza e risultati mai raggiunti prima, dopo anni di corteggiamento da fondi e industriali, decide di passare il testimone. Restando però alla guida della società.

«È stata la decisione giusta» dice oggi, guardando i risultati messi a segno dell’azienda negli ultimi anni: una crescita costante, organica, senza strappi. Un mattone alla volta, com’è nel Dna dei friulani. Esaurita la spinta post Covid, Pratic ha chiuso il 2023 a 61 milioni e 29% di Ebitda margin, risultati che ha confermato a spanne l’anno scorso.

«L’ingresso in Stella Group ci ha permesso di fare un significativo salto di qualità nel controllo finanziario dell’azienda, nel monitoraggio in tempo reale del magazzino e ci ha dato la possibilità – racconta l’Ad – di realizzare importanti risparmi di scala nelle forniture» continua Orioli che, se da un lato naturalmente deve quasi quotidianamente fare i conti con la proprietà, dall’altro ha mantenuto un’importante autonomia, a partire dalla creazione dei prodotti.

«Stiamo lavorando a una novità che presenteremo entro la primavera si tratta di una pergola più accessibile rispetto al nostro prodotto alto» annuncia indicando la pergola bioclimatica che fa bella mostra di sé appena oltre la vetrata del suo ufficio, “piano nobile” della pluri premiata sede aziendale disegnata da Geza Architettura.

Non una pergola primo prezzo, ma una proposta di livello, che però costerà poco più della metà dell’altra: «Parliamo di circa 12 mila euro rispetto a 22 mila» anticipa il manager.

In azienda si sta correndo per arrivare a presentare il nuovo prodotto entro un paio di mesi. Insomma, in primavera, che per il mondo dell’outdoor è la stagione calda. «Chi decide di fare una pergola lo fa alla vigilia dell’estate, non durante, e in presenza di bel tempo, altra variabile per noi tutt’altro che secondaria: se piove – sentenzia Orioli – pergole e tende non se ne vendono».

Da questo punto di vista il 2024 è stato un annus horribilis. «Ha piovuto fino a maggio – ricorda l’Ad –. Speriamo quest’anno vada meglio». Il primo mercato per Pratic è quello domestico, che vale circa il 40% dei ricavi, seguono Germania, Svizzera e Belgio ai quali ultimamente si sono aggiunti Polonia e Croazia, «dove però scontiamo la concorrenza avendo loro un costo del lavoro inferiore». Nuovi spazi se ne apriranno grazie al cross selling con le altre imprese del gruppo «alle quali – conclude Orioli – inizieremo a forniremo i nostri prodotti».

Riproduzione riservata © il Nord Est