La rivoluzione delle stufe è made in Palazzetti
Life Green Stove, risultato di tre anni di ricerca, presentata a Pordenone. Alimentata a pellet, riduce di oltre l’80% le emissioni in atmosfera

È la più antica e rivoluzionaria scoperta dell’uomo, quella che ne ha cambiato - in meglio - l’esistenza fornendo luce, calore, cibo più salutare e conservabile più a lungo, consentendo di forgiare il metallo... È il fuoco. Ed è a questo elemento che Palazzetti ha rivolto l’attenzione fin dalle origini della sua storia, dedicandosi alla progettazione e costruzione di camini, poi caminetti, poi le stufe, i focolari a legna e a pellet.
Settant’anni di attività imprenditoriale che oggi coinvolge, oltre alla seconda generazione, con Ruben Palazzetti, anche la terza con i figli Marco e Chiara, entrambi nel ruolo di Ad, e c’è ancora spazio per l’innovazione, per la tecnologia e per affrontare e superare nuove sfide. L’ultima è Life Green Stove, una stufa a pellet presentata nel corso di un evento che ha richiamato a Pordenone prima, nello show room di Palazzetti, e a Porcia poi, nello stabilimento in cui si producono stufe e caminetti, giornalisti della stampa specializzata, e non solo nazionale.

Green Stove è il risultato «di tre anni di ricerca che ci ha visti coinvolti con altri due partner - spiega Marco Palazzetti -, la slovena ATech Elektronika e la belga Rv Distribution, nella messa a punto di un prodotto innovativo», che non a caso è stato premiato nell’ambito del progetto Life europeo.

La nuova stufa ha vinto la sfida di essere un prodotto oggi al top per efficienza con un drastico abbattimento delle emissioni, oltre l’80% in meno degli standard definiti dalle normative in vigore. Ma non è solo un top di gamma, rappresenta proprio una rivoluzione tecnologica, visto che sebbene alimentata a pellet, la combustione riguarda il gas che si sviluppa all’interno della macchina. È dunque «una nuova classe di prodotto», rimarca la differenza Palazzetti, che determina vantaggi non solo ambientali, ma anche nella gestione, nella manutenzione, nella pulizia dell’impianto, recuperando gli scarti della combustione che diventano riutilizzabili, ad esempio, in agricoltura. L’efficienza dell’impianto consente, inoltre, anche un minor consumo di pellet.

Life Green Stove ha anche un’anima digitale, è governabile tramite App, è dotata di sensori remoti di temperatura per valutare il fabbisogno dell’ambiente da riscaldare, è “aperta” e pronta ad essere integrata in sistemi di Smart Home.
All’evento organizzato per la stampa, presenti il sindaco di Porcia, Marco Sartini, Luca Oggiano di Bioenergy Europe, che ha approfondito il ruolo delle biotecnologie nel Green deal europeo, Bernardo Martinez della direzione generale energia della Commissione europea, che ha anticipato l’arrivo, in autunno di un nuovo regolamento, Annalisa Paniz di Aiel, che ha ricordato la scarsa valorizzazione odierna, in Italia, delle foreste e della necessità invece di valorizzare la filiera del legno nazionale, l’europarlamentare Rosanna Conte, che ha richiamato l’imperativo della Ue per la sostenibilità «percorso in cui è necessario accompagnare le imprese».

Un indirizzo di saluto è arrivato anche dalla viceministro all’Ambiente Vannia Gava, mentre Nicola Battistella, project manager di Palazzetti, ha presentato i dati della nuova stufa, raccolti durante le fasi di test, pronta ora a sbarcare sul mercato. Mercato in ripresa, stando agli ordini che Palazzetti sta incamerando, dopo un 2023 «decisamente complicato - conclude Marco Palazzetti - che ha visto la domanda contrarsi dopo l’esplosione dei prezzi del pellet». Una corsa al rialzo scattata poco dopo quella del gas e l’inizio del conflitto in Ucraina, che ora pare essere finalmente rientrata.—
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