La scalata paziente di Malvestio: sale al 33% di OpenjobMetis
Nel 2024 va in scadenza il cda e potrebbe presentare una propria lista

Massimo Malvestio, l’avvocato trevigiano e mago della finanza, punta a OpenjobMetis, agenzia per il lavoro quotata in Borsa. L’interesse per la società è emersa con una serie di acquisti effettuata per il tramite della Plavisgas, società che vede nel capitale un gruppo di imprenditori veneti, tra cui le famiglie Stevanato (Stevanato group), Codognotto (omonimo gruppo di trasporto e logistica), Marchetto (Somec), Valter De Bortoli (D.B. Group) e Gino Dal Mas (Siliconature) e lo stesso Malvestio.
Con un rastrellamento in fasi successive il veicolo finanziario è arrivata a detenere oltre il 33% del capitale per un corrispettivo del 25,5% del capitale votante, pagando un prezzo medio di 9 euro per azione.
Sulla carta significa che Plavisgas detiene più capitale del primo azionista, Omniafin, anche se quest’ultimo detiene una maggior percentuale dei diritti di voto, oltre il 28%. Il tutto per un titolo con un flottante basso e scambi azionari che riflettono la scarsa liquidità. OpenjobMetis vede infatti scambi rarefatti e una sostanziale illiquidità del titolo. Eppure in questi mesi Plavisgas è riuscita a rastrellare con pazienza il suo pacchetto di azioni.
Alla base dell’ascesa anche la diversa visione rispetto ad un titolo che rende complicato costruire posizioni per i fondi. Non sfugge che OpenjobMetis ha lanciato nel mese di luglio un’Opa volontaria sull’11,2% del capitale, al quale ha aderito il 49,41% delle azioni oggetto pari a circa il 5,54% del capitale sociale. Togliendo questi ulteriori titoli dal mercato.
Basta guardare il dato sugli scambi medi annui che vedono, al netto degli acquisti di Malvestio&Co, attorno ai 5 mila pezzi al giorno, che si sarebbero ridotti ulteriormente in caso di adesione totalitaria all’Opa. Non a caso la costruzione della partecipazione era passata precedentemente da Praude Asset Management, che a causa della scarsa possibilità di trattare sul mercato i titoli detenuti ha poi fatto intervenire Plavisgas. Identica strada è stata scelta da altri asset management per le medesime ragioni.
Nel 2024 va in scadenza il cda e Malvestio potrebbe presentare una propria lista, ma non con la finalità di un rovesciamento della governance. Oltretutto una vittoria sarebbe quasi impossibile in quanto lo statuto di Openjobmetis raddoppia il diritto di voto solo dopo 24 mesi. Le finalità di questo investimento, conoscendo la capacità di Plavisgas di inserirsi in situazioni con appeal finanziario, come quello di un titolo illiquido, sono per lo più finanziarie.
D'altronde nella dichiarazione di intenzioni resa alla Consob da Plavisgas si legge che la società «si riserva di valutare, nel corso dei 6 mesi successivi» l’opportunità di «incrementare ulteriormente il numero complessivo dei diritti di voto nel rispetto dell’assetto regolamentare vigente attraverso operazioni sul mercato regolamentato o fuori mercato». Aggiungendo che «la soglia raggiunta porta a non escludere a priori l’eventualità di poter superare la soglia dell’Opa obbligatoria, laddove altre opportunità di acquisto dovessero presentarsi». E nel caso in cui la soglia fosse volontariamente superata «si procederà all’Opa secondo quanto previsto dalla legge».
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