La sfida sostenibile di A2A in Friuli Venezia Giulia. A Monfalcone investiti 116 milioni

Nei piani del gruppo la conversione della centrale isontina. Giussani: «Trenta milioni distribuiti in valore sul territorio»

Lorenzo Degrassi
La centrale di A2A a Monfalcone
La centrale di A2A a Monfalcone

Trenta milioni di euro in valore economico, 116 milioni di euro investiti nella riconversione della centrale di Monfalcone, 466 GWh di energia idroelettrica prodotta, 197 mila tonnellate di CO2 evitate con l’idroelettrico e 166 mila chilometri percorsi a emissioni zero grazie alle infrastrutture per la ricarica elettrica.

Sono i numeri espressi dal bilancio di sostenibilità territoriale per il Fvg nel 2023 che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del gruppo A2A e che sono state presentate ieri nel corso di un incontro presso l’hotel Savoia Excelsior di Trieste. «Il valore complessivo generato dal gruppo lo scorso anno sul territorio ha raggiunto i 30 milioni di euro - ha spiegato il direttore strategia e sviluppo di A2A Lorenzo Giussani - in crescita rispetto all’anno precedente. I significativi investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture e per la riconversione della centrale di Monfalcone testimoniano l’impegno di A2A per la transizione ecologica in Fvg».

Una centrale che, come è stato sottolineato nel corso dell’evento, in un futuro ormai prossimo passerà dal carbone all’utilizzo di metano e idrogeno verde. Non c’è però solo la riconversione della centrale isontina nei piani dell’azienda. «Nei prossimi anni - ha proseguito Giussani - con la realizzazione del più grande parco fotovoltaico del Nord Italia tra Santa Maria la Longa e Pavia di Udine forniremo ulteriore energia rinnovabile al territorio, sostenendone il percorso di decarbonizzazione. Risultati positivi conseguiti anche grazie al dialogo e alla collaborazione con gli stakeholder locali».

Tornando alle cifre espresse dal gruppo, nel 2023 sono stati ben 30 milioni gli euro distribuiti in valore economico sul territorio regionale, in aumento del 20% circa rispetto all’anno precedente, realizzati promuovendo anche attività di carattere sociale, culturale e ambientale.

Una parte significativa di questo contributo è stata destinata al tessuto economico locale, con 10,7 milioni – il 40% in più sul 2022 – di ordini ai fornitori, di cui il 71% piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, A2A ha avviato i lavori per la costruzione del parco fotovoltaico "Santo Stefano" in provincia di Udine, con una capacità autorizzata di 59,1 MWp. Con il recente rilevamento del 70% di Parco Solare Friulano 2, il gruppo realizzerà il principale polo fotovoltaico del Nord Italia.

Sempre per quanto concerne la generazione di energia green, la centrale di Somplago ha prodotto 360 GWh, mentre quella di Ampezzo 107 GWh: in aumento del 71% circa rispetto al 2022. Grazie alla maggiore piovosità – in linea con la media storica stagionale – il valore della produzione idroelettrica è tornato ai livelli medi degli ultimi 8 anni e ha permesso di evitare 197 mila tonnellate di CO2.

Presente all’incontro anche il segretario generale dell’autorità portuale di Trieste e Monfalcone, Vittorio Torbianelli, il quale ha sottolineato come la transizione energetica è ormai entrata a pieno titolo anche nella portualistica ed è percepita come una sfida fra i porti. «Rispetto a 5 anni fa è cambiato tutto - ha ricordato -. A Trieste e Monfalcone è iniziato un percorso con l’alimentazione delle navi in banchina. Oggi abbiamo circa 100 milioni di euro da allocare per la svolta green nei due terminali».

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