La svolta per la scelta del presidente di Confindustria Udine: la chiamata di Benedetti

L’amministratore delegato della Danieli proposto da Fantoni per ricompattare la base: «Garantirò la continuità». Il voto è atteso per la fine di novembre

Maura Delle Case
Udine 29 Novembre 2017. Premiazioni Camera di Commercio. © Foto Petrussi
Udine 29 Novembre 2017. Premiazioni Camera di Commercio. © Foto Petrussi

UDINE. Dopo giorni di incertezze, veti incrociati, tentativi di convergenza su un nome capace di far sintesi tra le diverse anime degli industriali udinesi, la quadra sembra infine essere arrivata. Il candidato alla successione di Anna Mareschi Danieli alla presidenza di Confindustria Udine c’è e risponde al nome di Gianpietro Bendetti, presidente e amministratore delegato del gruppo Danieli.

Un nome tanto inaspettato quanto di alto profilo, che mai – fin qui – si era speso in ambito confindustriale. Troppo impegnato a guidare il colosso siderurgico di Buttrio, troppo qualificato, troppo. E invece, a sorpresa, ieri sera è stato lo stesso Benedetti a dare la notizia: «La decisione di proporre una mia candidatura, più che condivisa, nasce da una visione che va oltre il medio periodo (2 anni) per garantire quell’auspicata continuità, richiesta dalla grande maggioranza della base associativa. Questo - ha detto – per centrare l’obbiettivo sino ad ora perseguito, e da perseguire, di consolidare l’industria friulana con un lavoro di squadra degno delle migliori tradizioni confindustriali di Udine».

Poche parole che rendono merito a Mareschi Danieli per il lavoro svolto e che pongono la candidatura di Benedetti in assoluta continuità con la presidente uscente che si ipotizza possa entrare in giunta, forse nel ruolo di presidente vicario. Altro compito che il futuro leader di Confindustria eredita è quello di ricompattare lo zoccolo duro degli industriali friulani, quello che del resto, dopo giorni di consultazioni a tutto campo in cerca di una soluzione che sembrava non arrivare, ieri si è invece ritrovato, in forze, a palazzo Torriani per sostenere la discesa in campo di Benedetti. Non un manipolo di imprenditori, ma oltre 50, per la precisione 54 leader delle più rappresentative industrie della provincia di Udine.

Essendo scaduti i tempi delle autocandidature, il nome di Benedetti è stato proposto e a farlo, registrando la totale adesione dei presenti, è stato un saggio della Confindustria friulana, il past president Giovanni Fantoni. Le aziende hanno quindi conferito in modo segreto con la commissione di designazione, esprimendo una a una la propria posizione.

Domani e venerdì la commissione continuerà le consultazioni procedendo alla conta non solo per azienda ma anche attribuendo a ognuna un peso in base al contesto associativo. Una fase, questa, che dovrebbe chiudersi entro il 5 di novembre e portare alla conseguente convocazione del consiglio generale di Confindustria UdIne per il voto che è costato caro a Mareschi Danieli. Stavolta però il quorum non sarà l’80% richiesto dallo Statuto per le proroghe, basterà infatti il 50% più uno dei voti.

Il punto potrebbe arrivare entro fine novembre, al massimo i primi di dicembre. Non basta infatti il sì del consiglio generale, ci vuole anche un ultimo passaggio dall’assemblea dei delegati.

Procedure a parte, la discesa in campo di Benedetti promette di restituire a Udine il suo peso e ha tanto il sapore di una risposta data a chi, in questi ultimi anni, ha cercato di mettere all’angolo gli industriali di Udine. Resta ora da capire che ruolo vorrà giocare, in questo contesto, il futuro presidente Benedetti, se con la mano tesa o lancia in resta.—

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