La tecnologia della bellunese Cag debutta al mondiale di Moto 2

L’azienda della Valbelluna ha realizzato alcuni elementi della moto da competizione con cui il team vicentino Speedup parteciperà al mondiale in classe Moto2 

Da destra verso sinistra: Antonio Castellan fondatore di CAG, Luca Boscoscuro – manager di SpeedUp, team motociclistico di Moto2 e due tecnici CAG (sempre da destra verso sinistra: Stefano Bonetta e Maicol Pellizzari).
Da destra verso sinistra: Antonio Castellan fondatore di CAG, Luca Boscoscuro – manager di SpeedUp, team motociclistico di Moto2 e due tecnici CAG (sempre da destra verso sinistra: Stefano Bonetta e Maicol Pellizzari).

BELLUNO. Pochi giorni e sarà svelata la moto da competizione che ha un’anima bellunese.

Il 5 luglio  a Villa Alpago Novello Cag Tecnlogice Meccaniche di Borgo Valbelluna e Speedup presentanno i dettagli di una collaborazione “mondiale” e anche la moto nata dalla partnership tra l’azienda e Speedup che disputerà il mondiale in classe Moto2

«La collaborazione con il team SpeedUp è iniziata poco prima della pandemia, ma ora siamo pronti al grande salto – , spiega Gianfranco Castellan, co-titolare di CAG –  In ben due occasioni, nei Gran Premi di Austria e Spagna, in agosto e settembre, saremo sponsor principali. I colori ufficiali del team saranno quelli della nostra azienda».

Una sponsorizzazione che ha una valenza che va oltre quella economica. «Questi anni di investimenti costanti in innovazione e tecnologia nei nostri prodotti, ci hanno portato a realizzare anche alcune componenti delle moto in gara».

CAG si occupa di lavorazioni meccaniche proprie e per conto terzi, e della realizzazione di macchinari e automazioni altamente personalizzati. In questi anni di attività, l’azienda ha continuato ad investire nelle quattro componenti principali che la contraddistinguono: progettazione, produzione meccanica, sviluppo della parte elettrica e software come anche nel service.

«Siamo nati nell’occhialeria, che resta uno dei nostri  asset strategici, ma con il tempo ci siamo lanciati nell’automazione e nell’offshore. È stata una evoluzione programmata, che abbiamo seguito passo dopo passo investendo sulle competenze dei nostri collaboratori e su nuovi capannoni moderni e funzionali – aggiunge Castellan – . Abbiamo cercato di cambiare il nostro modo di guardare al mercato, studiandolo, comprendendolo e andando ad anticiparlo. In pochi anni il nostro fatturato è raddoppiato. L’obiettivo principale rimane il fatto di consolidarci e crescere gradualmente».

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