La Ufi Filters accelera sull’idrogeno: nasce la newco Hydrogen pronta a investire 50 milioni

Il sito ospiterà inizialmente circa 30 dipendenti, ma l’obiettivo è ambizioso: arrivare a 100 persone nei prossimi quattro anni e trasformare UFI Hydrogen in un centro d’eccellenza per l’idrogeno verde

Roberta Paolini

È una scommessa ambiziosa quella di UFI Filters, che dopo sette anni di investimenti in ricerca e sviluppo all’interno dei propri Innovation Center, decide di puntare sull’idrogeno con la nascita di UFI Hydrogen, nuova società che promette di trasformare la filiera energetica europea. "Con UFI Hydrogen, vogliamo essere protagonisti della transizione energetica", dichiara Marco Lazzaroni, CEO della NewCo, nata per sviluppare tecnologie innovative capaci di rivoluzionare l’industria dell’idrogeno verde e le sue applicazioni.

La storia del gruppo UFI Filters parla chiaro: dal piccolo comune di Nogarole Rocca, in provincia di Verona, l’azienda è diventata un gigante mondiale nel settore delle tecnologie di filtrazione e del thermal management, con 22 siti produttivi, oltre 4.000 dipendenti in 21 Paesi e un fatturato che nel 2023 ha sfiorato i 600 milioni di euro. Oggi, la sua esperienza e il know-how maturati in decenni di attività confluiscono in UFI Hydrogen, la NewCo creata per industrializzare e portare sul mercato le membrane catalizzate MEA, elemento chiave per le nuove applicazioni dell’idrogeno.

“UFI Hydrogen rappresenta la sintesi perfetta tra esperienza e innovazione. Vogliamo mettere la nostra tecnologia al servizio della sostenibilità, con applicazioni che spaziano dall’elettrolisi dell’acqua per la produzione di idrogeno verde alla generazione di elettricità con le fuel cell, fino alla produzione di e-fuel e alla compressione elettrochimica dell’idrogeno per facilitarne stoccaggio e distribuzione,” spiega Lazzaroni.

Il cuore operativo di UFI Hydrogen sarà il nuovo stabilimento a Serravalle, nel cuore della valle dell’idrogeno promossa dalla Provincia Autonoma di Trento. Una vera e propria cittadella dell’innovazione da 14.000 metri quadri che aprirà i battenti nel primo trimestre del 2025.

“Siamo in un territorio strategico, che crede fortemente nel futuro dell’idrogeno. Il Trentino ha oltre 30 centrali idroelettriche e un ecosistema votato all’innovazione tecnologica. Partiamo da qui per costruire il nostro futuro,” dice Lazzaroni.

Il sito ospiterà inizialmente circa 30 dipendenti, ma l’obiettivo è ambizioso: arrivare a 100 persone nei prossimi quattro anni e trasformare UFI Hydrogen in un centro d’eccellenza per l’idrogeno verde. L’investimento complessivo, stimato in 50 milioni di euro, conta sul supporto della Provincia Autonoma di Trento e della Fondazione Bruno Kessler (FBK), con cui la NewCo sta collaborando per progetti di innovazione legati alle MEA per gli elettrolizzatori d’acqua.

La spinta all’internazionalizzazione è un elemento chiave nella strategia della NewCo. Con una presenza consolidata in Cina, grazie ai sette stabilimenti produttivi di UFI Filters, UFI Hydrogen ha già attivato una legal entity a Jiaxing. All’interno dell’impianto UFI Green, che copre 42.000 metri quadri, l’azienda ha a disposizione 5.000 metri quadri per le attività di R&D legate all’idrogeno. Lazzaroni non nasconde l’entusiasmo: “Con Sinopec, la più grande società dell’energia e della petrolchimica cinese, abbiamo siglato un Memorandum of Understanding che ci consentirà di espanderci fino a 15.000 metri quadri, accelerando lo sviluppo delle nostre tecnologie per l’idrogeno verde.”

Ma non finisce qui. UFI Hydrogen guarda anche al Nord Africa: “Puntiamo a sviluppare la tecnologia H2 per la produzione di idrogeno verde da esportare in Europa attraverso il SoutH2 Corridor, un’infrastruttura strategica che permetterà di trasportare il gas dal Nord Africa verso il continente europeo,” spiega Lazzaroni.

UFI Hydrogen è stata selezionata come unica azienda italiana a partecipare al progetto IPCEI Hy2Move, un’iniziativa da 1,4 miliardi di euro che coinvolge sette Stati membri (Italia, Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Estonia e Slovacchia) e mira a ridurre del 90% le emissioni nel settore della mobilità e del trasporto entro il 2050, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. “Per noi è un traguardo significativo,” afferma Lazzaroni.

“Il nostro programma R2RMEA, sviluppato per la produzione su larga scala di celle a combustibile, avrà un impatto cruciale nei settori del trasporto su strada, marittimo e aereo. È la conferma che siamo sulla strada giusta per guidare il cambiamento.”

Con il primo trimestre del 2025 come obiettivo per l’ingresso nel mercato della produzione di idrogeno verde, UFI Hydrogen punta a rendere le sue tecnologie disponibili a livello globale entro il 2028. “Partiremo con le MEA per gli elettrolizzatori a inizio 2025, poi alle applicazioni fuel cell per generare elettricità entro il 2026/27 e con gli e-fuel entro il 2028, anticipando le aspettative del settore,” spiega Lazzaroni.

La vision di UFI Hydrogen è chiara: creare un ecosistema integrato che unisca le nuove tecnologie per l’idrogeno a partnership solide e investimenti strategici.

“L’Italia ha le competenze e la capacità per posizionarsi tra i leader mondiali nel settore dell’idrogeno verde. Stiamo aspettando che la strategia nazionale venga definita e comunicata, ma noi siamo già in pista, pronti a fare la nostra parte,” conclude il CEO di UFI Hydrogen. “Il futuro dell’idrogeno inizia ora, e vogliamo essere protagonisti di questa trasformazione epocale.”

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