L’autunno nero della moda di marca: Benetton e Geox al lavoro solo 4 giorni

Produzione in calo e mercato fermo, le big a orario ridotto per tutto il 2020. Ripartono le domande di cassa integrazione
TESSITURA MONTI FILATURA FILATO FILATI FILO OPERAIA TELAI TESSUTI INDUSTRIA TESSILE
TESSITURA MONTI FILATURA FILATO FILATI FILO OPERAIA TELAI TESSUTI INDUSTRIA TESSILE

TREVISO. Riduzione dell’orario di lavoro fino a fine anno. Succede non solo nelle piccole imprese del tessile, dove la situazione è descritta come drammatica dagli addetti ai lavori, ma anche in due colossi come Benetton e Geox, che fino al 31 dicembre resteranno aperte in media quattro giorni a settimana.

La produzione fatica a tornare non solo a pieno regime, ma anche a livelli paragonabili a quelli pre-Covid: incidono il calo dei consumi e il lockdown primaverile, con le collezioni rimaste invendute in magazzino. Il settore della moda è il più colpito e si riflette nella crisi dei negozi; le fabbriche si svuotano non solo per il calo produttivo ma anche per lo smart working, utilizzato ancora a piene mani.

I casi nella marca

Il calo delle ore di cassa integrazione certificato dai numeri non deve illudere: «Sono calate drasticamente perché chi ha sofferto del fermo produttivo durante il lockdown ha ripreso l’attività» spiega Gianni Boato, segretario Femca-Cisl Belluno-Treviso, «ma in molti stanno esaurendo la cig con causale Covid-19, e ora dovranno ricorrere anche alla cassa integrazione ordinaria».

Lo scenario per i prossimi mesi è tracciato: non si tornerà alla produzione a pieno regime prima di qualche mese, ammesso che tutto fili liscio dal punto di vista sanitario. I cali di fatturato a fine anno si preannunciano pesanti, dal 20 per cento in su.

«Nella Marca stiamo assistendo a un assestamento sulla riduzione dell’orario di lavoro» continua Boato, «la maggior parte delle aziende del tessile-calzaturiero ha deciso di proseguire con la riduzione dell’orario, mediamente su 32 ore settimanali ma a volte su 24 ore.

Trentadue ore significa un giorno alla settimana di cassa. Solo in alcuni reparti, quelli più scarichi di lavoro, ci sono persone che lavorano tre o quattro giorni alla settimana». i marchi storici Boato riferisce che Geox sta lavorando in media quattro giorni alla settimana, esattamente come Benetton (le aziende confermano), «mentre altre realtà, come Lotto o Tessitura Monti, quest’ultima in amministrazione straordinaria, hanno orari ancora più ridotti.

Questo durerà almeno fino a fine anno, ma non si tratta di decisioni prese all’improvviso, nessuno naviga a vista. Considerata la primavera che abbiamo passato, a maggio era chiaro che ci saremmo trovati in questa situazione. Marzo, aprile e maggio in lockdown hanno fatto completamente saltare la stagione estiva».

Non tutte le aziende, però, pensano semplicemente di “riciclare” l’invenduto della scorsa primavera-estate. Benetton, Geox e Lanificio Bottoli, per esempio, si sono messe a testa bassa a lavorare su nuove collezioni per dare una scossa al mercato quando questo ripartirà. E lo stesso hanno fatto diverse altre realtà. — 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est