Lavastoviglie professionali, Aristarco punta sulla Gdo

Sono sempre maggiori le necessità dei supermercati di lavare pentole e tegami utilizzati nelle rosticcerie interne. Con l’ultimo prodotto lanciato sul mercato l’azienda di Castelfranco Veneto mira a entrare una volta in più nel settore. Per farlo oltre a investimenti in attrezzature ha assunto 10 persone 

La redazione

CASTELFRANCO VENETO. La Aristarco di Castelfranco Veneto, azienda leader nella produzione di attrezzature professionali per il lavaggio delle stoviglie e la produzione di ghiaccio, si prepara ad allargare il proprio orizzonte dal settore Horeca a quello della Gdo grazie a un prodotto appena lanciato sul mercato, frutto di un nuovo investimento, che consente di lavare in tempi rapidi, contenendo i consumi, anche d’acqua, teglie di rosticcerie, pentole, tegami e via dicendo. Macchinari che stanno incontrando molte simpatie anche nei gruppi della Gdo con reparti dedicati alla lavorazione degli alimenti, dalla gastronomia alla rosticceria e macelleria.

«Siamo sempre alla ricerca di tecnologie sempre più avanzate – dichiara il direttore commerciale Andrea Aristarco -  impegnandoci a realizzare macchinari orientati al risparmio dell’acqua, detersivi ed elettricità, per diminuire il consumo energetico, cresciuto a dismisura, e quindi a combattere l’impatto ambientale. Macchine con particolari caratteristiche tecniche costruttive, dalla durata sopra la media al tutto acciaio inox, all’alta affidabilità, al prezzo concorrenziale». 

Il nuovo prodotto promette di far fare un nuovo balzo in avanti ai ricavi dell’azienda, che ha chiuso i conti  2021 a 19,5 milioni di euro riguadagnando, e superando, i livelli pre pandemia. Il 65% del fatturato Aristarco lo realizza oltreconfine. In particolare in Francia, Germania, Spagna e Portogallo, ma anche in alcuni Paesi asiatici, in Australia e nell’area del Golfo. Alla sede produttiva di Calstelfranco Veneto si affiancano tre uffici di rappresentanza, in Thailandia, Dubai e Sudamerica. Area, quest’ultima, cui l’azienda dedica particolare attenzione. 

«Qui – continua il direttore commerciale – il ghiaccio è particolarmente utilizzato e il numero delle lavastoviglie per bar e grande ristorazione è in crescita. Ecco perché puntiamo molto ad espanderci in Sudamerica dove il Made in Italy è molto più di un valore aggiunto».

Complessivamente, a libro paga dell’azienda ci sono 85 persone. Di queste, 10 sono state assunte negli ultimi due mesi, ulteriori cinque sono nei piani dell’impresa, che sta cercando personale da inserire in produzione. Reparto sul cui potenzialmente «stiamo investendo parecchio – fa sapere ancora Aristarco – con nuovi macchinari per la lavorazione della lamiera che assicurano una maggiore produzione».

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