Le bici Wilier Triestina vanno in fuga in Asia: «Il mercato crescerà del 50% in cinque anni»
Andrea Gastaldello: “Il 2024 si sta chiudendo bene, in linea con il fatturato dell’anno scorso, con un settore che dichiara un meno 20%”
Wilier Triestina punta sull’Asia per la sua espansione internazionale. Youn Live, l’azienda taiwanese acquisita nel 2021, si sta trasformando in un polo strategico e logistico per diventare il fulcro dello sviluppo del marchio in Oriente e Oceania. L'obiettivo della società, leader nella produzione di bici di alto livello, è consolidare la propria presenza in una delle aree a maggiore crescita.
Flagship store e obiettivi futuri
Dopo l'apertura dei primi quattro flagship store in Cina e uno a Taiwan, ora sono in programma nuove inaugurazioni a Shanghai e Pechino nei prossimi mesi. «Il 2024 si sta chiudendo bene, in linea con il fatturato 2023, e visto il contesto di mercato che dichiara un generalizzato meno 20%, il risultato per noi è ottimo - spiega Andrea Gastaldello, il CFO della società di Rossano Veneto, in questi giorni in viaggio in Asia e Singapore per un evento tra la rete vendita e il campione Mark Cavendish -. Il 2025 sarà un anno di consolidamento dei progressi degli ultimi anni, con un fatturato simile a quest’anno. La crescita ripartirà dal 2026, con target di 100 milioni di consolidato da raggiungere nel 2029. Non prevediamo crescite vertiginose perché vogliamo continuare a focalizzarci sull’alto di gamma. A fronte di un mercato europeo che dovrebbe assorbire volumi costanti, in Asia la crescita prevista è del 50% nel corso dei prossimi 5 anni».
Le origini e l’evoluzione
Fondata nel 1906 da Pietro Dal Molin a Bassano del Grappa, Wilier (cui venne aggiunto poi il nome Triestina) è stata rilanciata dalla famiglia Gastaldello. Nonno Giovanni, che gestiva un negozio di bici a Rossano, nel 1969 rilevò all’asta il marchio, fallito due anni prima. Negli anni si è specializzata nella produzione di biciclette di alta e altissima gamma, da strada, gravel, mountain bike e pedalata assistita, con 28 mila pezzi l’anno. Oggi a guidarla sono i nipoti, i tre fratelli Andrea, Enrico e Michele Gastaldello.
Dati finanziari e partecipazioni
Wilier Triestina registra un fatturato consolidato di 70 milioni, che salgono a 80 con le controllate, la Miche di San Vendemiano, acquistata nel 2022, che produce componentistica e ruote, e la taiwanese Youn Live Bike, che assembla le Wilier per i mercati extraeuropei. Grande l’evoluzione dal 2019, quando il fatturato era di 45 milioni. Il margine operativo lordo si assesta al 10% per la controllante, sale al 13% includendo le controllate. L’estero rappresenta l’80% del fatturato del gruppo, presente ovunque dove ci sono competizioni per la bici. I primi mercati esteri sono quelli tedesco e francese, poi Benelux, Spagna, Svizzera, Austria.
Innovazione e futuro
I dipendenti del gruppo sono 120, 65 dei quali concentrati nella casa madre. Dal 2020 è partecipata dal fondo di investimento svizzero-canadese Pamoja Capital, con una quota di minoranza. Nel 2024 Wilier e il suo Innovation Lab, il dipartimento incaricato di progettare e implementare nuove tecnologie e prodotti, hanno introdotto sul mercato due nuove bici di altissima gamma: Verticale SLR, la bici più leggera di sempre, e Supersonica SLR, l’avveniristica bicicletta per le prove contro il tempo.
Il team di R&D di Wilier è composto da 4 persone. Nella pratica, però, le persone coinvolte sono molte di più: la fase di ricerca, test e validazione impiega altre maestranze, compresi i titolari, grandi appassionati di due ruote. Non ci sono nuove aziende nel mirino di Wilier, per ora. «Al momento non c’è nessun fascicolo aperto sul tavolo, in ogni caso la situazione di cash flow aziendale consente di poter essere aperti a valutare nuove opportunità in futuro», conclude Andrea Gastaldello.
Riproduzione riservata © il Nord Est