Le macchine da caffè spingono i ricavi di De’ Longhi
Il gruppo veneto ha chiuso l’ultimo trimestre del ‘23 con ricavi in crescita del 4,6 per cento; sui dodici mesi vendite in modesta flessione con un saldo a 3,07 miliardi. L’Ad Fabio De’ Longhi: «stimiamo l’adjusted Ebitda 2023 attorno ai 440 milioni di euro»

Il 2023 ha portato a De’ Longhi un margine operativo lordo vicino ai 440 milioni di euro. Il gruppo trevigiano, player globale nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa, ha presentato i dati preliminari dello scorso anno scorso, che si è chiuso con un leggero calo dei ricavi del 2,7% a tre miliardi, mentre l’ultimo trimestre è andato in archivio con una crescita del 4,6% rispetto allo scorso anno, a circa un miliardo.
Per quanto riguarda i mercati esteri negli ultimi dodici mesi si sono comportati meglio gli europei (+1,7%), mentre sono risultati negativi Medio Oriente, India e Africa (-11,3%), America (-12,3%) e Asia-Pacific (-3,6%). «Nel corso dell'anno siamo stati in grado di conseguire un significativo miglioramento dei trend di crescita, di profittabilità e di generazione di cassa» ha spiegato l’amministratore delegato Fabio De’ Longhi, «tali risultati sono stati frutto di un rigoroso controllo dei costi, di un costante sviluppo dei nostri brand e di un'attenta strategia sugli investimenti, in un contesto di graduale normalizzazione post-pandemica. Nella seconda parte del 2023, la continua espansione delle macchine da caffè ed il ritorno alla crescita del comparto della nutrizione e preparazione dei cibi. Quest’ultimo è sostenuto principalmente dallo sviluppo dei brand Nutribullet e Braun».
L’azienda trevigiana, che ieri ha chiuso la seduta di Borsa a 31,08 euro (+1,57%), distribuisce i suoi prodotti, con i brand De’ Longhi, Kenwood, Braun, Ariete, NutriBullet e MagicBullet, in più di 120 mercati nel mondo e contava a fine 2022 oltre 9.000 dipendenti. «Riteniamo che le dinamiche evidenziate negli ultimi trimestri ci consentano di guardare con cauto ottimismo al 2024, stimando un’espansione dei ricavi per il perimetro corrente», aggiunge De’ Longhi, «con un tasso che dovrebbe aggirarsi intorno al 5%».
In base ai segmenti di prodotto, quello delle macchine da caffè ad uso domestico è in linea con le vendite dello scorso anno, la preparazione dei cibi ha chiuso negativa ma in forte ripresa nel finale di anno.
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