Led Luks, nuovi ordini dal Medio Oriente. «Ora investiamo in un centro di ricerca»
L’azienda specializzata nella produzione di apparecchi di illuminazione a led, ad alto tasso di automazione e digitalizzazione, punta alla sostenibilità. Dino Feragotto: «Studieremo materiali biosostenibili»
UDINE. L’ultima realizzazione, e stranamente in Italia, in Fvg, è il rifacimento dell’impianto di illuminazione di Marine Interiors, l’azienda pordenonese controllata da Fincantieri, che produce le cabine per le navi da crociera, e prima l’illuminazione del nuovo stabilimento di Fantoni. Ma per Led Luks i mercati più familiari vanno dalla Scandinavia, scendendo su Germania e Francia per espandersi in Estremo oriente.
Sede a Sempeter, un passo oltre il confine a Gorizia, Led Luks ha raggiunto i 4,5 milioni di euro di fatturato con una quarantina di dipendenti, di cui il 30% laureati, «ha sempre chiuso in utile e continua a crescere ben oltre le attese», spiega Dino Feragotto che ne è il fondatore. «Il che è davvero un ottimo risultato per un’azienda nata come un esperimento».
«È stata avviata da zero senza clienti né prodotto, solo idee e la volontà di mettere in pratica ciò che da sempre vado predicando su automazione, digitalizzazione, tecnologia, modalità di business. Sono partito da solo, ho incontrato un gruppo di sviluppo a Nova Goriza, e insieme siamo andati avanti».
Attiva nella produzione di apparecchi d’illuminazione a led, è un’azienda ad alto tasso di automazione, ha richiesto significativi investimenti in macchinari e impianti, la digitalizzazione è spinta sia in area tecnica che nel marketing.
«I clienti - spiega Feragotto - sono in grado di configurare in autonomia il proprio prodotto, l’architetto può disegnare e inserire nell’ambiente il sistema di illuminazione che ha immaginato, e questo grazie ad un configuratore che è la porta di accesso ad un sistema automatico di progettazione che è in grado di trasferire all’operatore che, materialmente, seguirà la produzione, tutti i file di lavorazione».
Una personalizzazione estrema di ogni progetto, fin nel più piccolo dettaglio, che si traduce in un abbattimento drastico dei tempi sia di progettazione, che di calcolo, che di produzione. «Ed è uno dei fattori competitivi vincenti - rimarca Feragotto - che ci consente di lavorare in nicchie di mercato difficili da gestire per le grandi aziende, ma anche per la concorrenza cinese».
In uno slogan: è la digitalizzazione, bellezza! Un esempio: «Una linea di profilo da 100 metri con 20 angoli può richiedere 100 tavole di disegni; il nostro sistema li fornisce in 10/20 minuti».
Qatar, Israele, Libano, Marocco alcuni dei Paesi in cui Led Luks opera, recentemente ha illuminato centri commerciali in Egitto, Giordania, Emirati e Arabia Saudita. E per rafforzare ulteriormente le collaborazioni avviate, Led Luks sarà a Dubai a settembre, per partecipare alla più importante Fiera dell’illuminazione dell’area.
Dopo l’ampliamento dello stabilimento, l’azienda è pronta «ad aprire in Italia entro l’anno un centro di ricerca avanzato per proseguire nel lavoro, che già stiamo facendo, orientato alla sostenibilità, anche rispetto all’uso di nuovi materiali, biocompatibili e biosostenibili, nella produzione», è l’annuncio di Feragotto.
«Già ora stiamo valutando le tecnologie emergenti per valutare la possibilità di integrare nella produzione standard materiali biosostenibili».
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