Legno riciclato: in tre anni la raccolta è aumentata del 20%
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UDINE – “I cittadini non immaginano quanti mobili nelle loro case sono già oggi realizzati con legno riciclato”.
È con soddisfazione che Paolo Fantoni pronuncia queste parole, visto che le aziende del gruppo Fantoni rappresentano il maggiore collettore e trasformatore in regione di un rifiuto che – grazie al contributo dei singoli cittadini e attraverso moderni trattamenti tecnologici - acquista nuova ‘vita’.
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Con un vantaggio in più: quello di ridurre il prelievo di legno vergine, ancorché da coltivazioni certificate. Nell’ultimo triennio la raccolta e il riciclo di legno in Friuli Venezia Giulia è cresciuto del 20% raggiungendo nel 2019 una quantità di 123mila tonnellate, conteggiando sia il materiale gestito dal Consorzio Rilegno sia quello conferito da realtà private.
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Attualmente il fabbisogno di legno riciclato della Fantoni destinato alla produzione di pannello truciolare è di 300mila tonnellate all’anno, con previsioni di crescita.
L’azienda di Osoppo si approvvigiona, oltre che in regione, anche nel resto d’Italia con piattaforme di raccolta convenzionate con il consorzio Rilegno e non, con società multiutility (come la veneziana Veritas, con cui è stato avviato un progetto di tracciabilità certificata, replicabile ora anche con partner nella nostra regione), nonché con aziende private del settore del mobile e non che producono scarti legnosi. Il legno recuperato dalla filiera di raccolta è costantemente tracciato nella sua provenienza e viene conferito nei piazzali della sede di Osoppo.
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Superato un primo controllo qualitativo sul 100% del materiale, un processo tecnologico all’avanguardia provvede a separare eventuali frazioni non legnose, quali i metalli ferrosi, carta, plastica, vetro, che a loro volta vengono conferiti alle aziende che riciclano quei materiali lavorando quindi in un’ottica di economia circolare.
I pannelli truciolari sono pressati con presse continue, consolidati da collanti termoindurenti e dopo un periodo di condizionamento sono calibrati fino a raggiungere lo spessore finale.
I pannelli realizzati in lastre lunghe fino a 560 cm sono successivamente rivestiti con carte cellulosiche la cui forza espressiva è esaltata da un raffinato studio di texture e colori, un linguaggio visivo e tattile ispirato alla natura e alla moda (tinte unite, decorativi lignei, soluzioni innovative come pietre, marmi e cementi).
Un ulteriore processo tecnologico permette di modificare tridimensionalmente le superfici fornendo una forte percezione tattile. I pannelli ottenuti sono sicuri, salubri e performanti, certificati da enti esterni, primo fra tutti il Catas, e conformi, tra gli altri, anche agli stringenti standard dei giocattoli ad esempio, relativamente alla presenza di contaminanti.
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