Leitwind sfida gli uragani: l’energia eolica dalle tempeste tropicali di Guadalupa

L’azienda di Vipiteno ha installato sei pale capaci di resistere anche ai cicloni con raffiche di vento di 250 chilometri all'ora. Un progetto da 20 milioni di euro

Stefano Vietina

VIPITENO. Sei pale eoliche capaci di resistere anche ai cicloni caraibici, con raffiche di vento di 250 chilometri all'ora. È la nuova sfida di Leitwind, del gruppo HTI, (High Technology Industries) di Vipiteno, che ha installato i nuovi generatori sull'isola di Grande-Terre a Guadalupa, nell'arcipelago delle Antille Francesi nell'Oceano Atlantico. Un progetto made in Italy da 20 milioni di euro, che il colosso francese Total Quadran ha commissionato a Leitwind e che sarà in grado di assicurare una produzione annua di 23 milioni di kwh di energia verde destinata alla rete elettrica locale dell'isola caraibica.

Proprio Guadalupa negli ultimi anni ha infatti intensificato gli sforzi sul fronte delle energie rinnovabili, divenendo pioniere della green energy fra le isole dei Caraibi. «Si tratta di un progetto ambizioso - commenta Davide Albani, responsabile della Divisione Leitwind in seno al Gruppo HTI - che siamo riusciti a portare a termine nonostante condizioni meteo spesso al limite e che, grazie allo sviluppo della nuova pala, ha evidenziato la forza innovativa della nostra azienda».

Sei le turbine LTW80 da 1,65 MW classe Typhoon che nei giorni scorsi sono dunque entrate a pieno regime, dopo che le opere di installazione avevano avuto inizio lo scorso mese di ottobre. Si tratta di un progetto di particolare prestigio, sottolineano da Leitwind, che ha riservato importanti sfide ai tecnici dell'azienda (unico produttore italiano di impianti eolici classe Megawatt), sia sul versante tecnologico che su quello logistico.

Durante tutto il processo di progettazione, infatti, si sono dovuti considerare gli alti livelli di umidità, le temperature elevate e soprattutto le velocità del vento più elevate, a seconda dell'intensità del ciclone e della turbolenza, con rapidi cambi di direzione dell'aria, così come la possibilità di un probabile guasto alla rete e il pericolo di allagamenti dovuti a forti piogge.

Per testare la resistenza e la sicurezza della pala con cui è equipaggiata la LTW80-Typhoon, gli scorsi mesi sono stati dedicati alla campagna di test strutturali, necessari per la certificazione IEC e in grado di riprodurre le sollecitazioni operative ed estreme alle quali la pala sarà sottoposta. Test portati a termine in quattro mesi presso il Massachusetts Clean Energy Center (MassCEC) Wind Technology Testing Center (WTTC) di Boston (Usa). Dai test vibrazionali a quelli statici, che hanno certificato la resistenza della pala LS39-H nelle peggiori condizioni operative di tempesta, per finire con due test a fatica, complessivamente due milioni di cicli in due mesi, che hanno certificato l'affidabilità per 20 anni di operatività in siti di vento di classe 1 (velocità media annua pari a 10m/s).

Leitwind è parte del gruppo imprenditoriale High Technology Industries (HTI), che comprende anche i marchi Leitner e Poma (sistemi per il trasporto a fune), Prinoth (battipista e veicoli cingolati multiuso), Demaclenko (impianti per l'innevamento tecnico), Agudio (sistemi per il trasporto materiale) e Minimetro (impianti a fune su rotaia). Un gruppo che aveva fatturato 1 miliardo e 56 milioni a fine 2019, mentre nel 2020 ha segnato una riduzione, causa Covid, attorno al 15%.

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