L’impero dei Benetton: Edizione, nuovo statuto più poteri al board. Il ruolo di Alessandro

Edizione, la holding che custodisce l’impero miliardario dei Benetton, 12 miliardi di asset in valore, cambia il suo statuto. Una mossa che va letta come l’esito finale di un processo di grande impronta strategica, inaugurato con l’arrivo di Alessandro Benetton alla presidenza e da Enrico Laghi come ad
Roberta Paolini

Meno dinastia più merito. Edizione, la holding che custodisce l’impero miliardario dei Benetton, 12 miliardi di asset in valore, cambia il suo statuto. Una mossa che va letta come l’esito finale di un processo di grande impronta strategica, inaugurato con l’arrivo di Alessandro Benetton alla presidenza e da Enrico Laghi come ad. Dopo le operazioni di Mundys (ex Atlantia), Avolta (nata dalla fusione tra Autogrill e World Duty Free) ora la cassaforte della dinastia di Ponzano nata dai maglioni colorati imprime una nuova svolta. La trasformazione, implementata in seno all’assise dei soci del 26 giugno di quest’anno, andrà a valere dall'Assemblea del 2025, che approverà il bilancio al 31 dicembre 2024. Edizione adotterà un sistema di amministrazione monistico, sostituendo il sistema tradizionale: quindi niente collegio sindacale e l’introduzione di comitato endoconsiliari oltre al board. La nomina del nuovo CdA nel 2025 seguirà le nuove previsioni statutarie, con un processo di selezione dei candidati orientato alla meritocrazia e alla professionalità.

Saranno previsti specifici requisiti di professionalità per gli amministratori indipendenti e non indipendenti, inclusi eventuali rappresentanti della terza generazione dei rami familiari. Questi ultimi dovranno aver completato con successo un corso di studi post-universitario in materie economiche, ingegneristiche, giuridiche o di relazioni internazionali presso istituti di prestigio, e avere un'esperienza lavorativa di almeno cinque anni in contesti indipendenti dal nucleo famigliare e dalle società controllate.

Il nuovo statuto prevede un aumento dei poteri e delle deleghe del presidente e dell'amministratore delegato, mantenendo le decisioni strategiche in capo al cda. Ogni ramo della famiglia Benetton potrà nominare due consiglieri, di cui uno indipendente, su un totale di nove componenti del board. L'ad sarà eletto con una delibera dell'Assemblea adottata con maggioranza qualificata. L'assise dei soci sarà responsabile della nomina del cda e del presidente, dell'approvazione del bilancio di esercizio e della distribuzione dei dividendi. Lo statuto prevede inoltre che le modifiche del portafoglio delle partecipazioni siano assegnate uniformemente al Consiglio, non all'Assemblea.

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