Manovra: pedaggi, autostrade, aeroporti. Il Governo vuole alzare le tariffe

Mentre è stallo in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra del governo Meloni, in attesa del deposito da parte del governo dei nuovi emendamenti, sono però ormai dati per certi alcuni aumenti come quelli che riguardano le tariffe autostradali e l’addizionale comunale

Giorgio Barbieri

Mentre è ancora stallo in commissione Bilancio alla Camera sulla manovra del governo Meloni, in attesa del deposito da parte del governo dei nuovi emendamenti, sono però ormai dati per certi alcuni aumenti come quelli che riguardano le tariffe autostradali e l’addizionale comunale da applicare alla tassa di imbarco che riguarderà, chiarisce la relazione tecnica alla proposta di modifica, gli scali con volumi di traffico pari ad almeno 10 milioni di passeggeri annui.

Le Autostrade

A tenere banco è però soprattutto l’intervento sulle tariffe autostradali relative alle concessioni che non hanno presentato gli aggiornamenti dei piani economico-finanziari, per l'anno 2025, che sono incrementate nella misura dell’1,8%, corrispondente all’indice di inflazione programmato per l’anno 2025 nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029.

A Nord Est però buona parte della rete dovrebbe esserne esclusa. In primis quella gestita dalle ex Autostrade per l’Italia (l’A13 Padova-Bologna, l’A27 Venezia-Belluno e l’A24 Palmanova-Tarvisio), successivamente la A4 nelle tratte Brescia-Padova e Venezia-Trieste. Da Cav, concessionario della tratta Padova-Venezia e del Passante di Mestre, non sono ancora arrivate indicazioni. Più netta la posizione di Autostrade Alto Adriatico. La concessionaria sottolinea che, come prevede il piano finanziario per il prossimo anno, non verranno ritoccati i pedaggi.

Per cui in gran parte del tratto dell’A4 e su tutta l’autostrada A28 Portogruaro-Conegliano l’ex Autovie non interverrà a ritoccare i prezzi. Tuttavia non è escluso che nel decreto che verrà siglato dal ministero dei Trasporti e dal ministero dell’Economia il 31 dicembre possano esserci ritocchi che verranno comunque specificati concessionaria per concessionaria.

Riforma dei Pedaggi Autostradali

Tutto questo mentre il disegno di legge “Concorrenza” appena approvato introduce, tra le altre cose, una riforma dei pedaggi autostradali. In particolare, per le concessioni in scadenza nel 2025 sarà applicato un nuovo modello tariffario: i pedaggi dovranno, innanzitutto, coprire l’onere per il sistema infrastrutturale autostradale, finalizzato a recuperare i costi di costruzione, manutenzione, esercizio e sviluppo; l’onere relativo al recupero dei finanziamenti pubblici concessi; e l’onere volto a remunerare eventuali costi esterni. Una parte della tariffa continuerà a essere riscossa dai concessionari, ma un'altra componente sarà sostanzialmente destinata allo Stato: i concessionari dovranno versarla in appositi fondi in capo al ministero dei Trasporti.

Aumenti delle Tasse di Imbarco

E un emendamento alla legge di Bilancio prevede, a partire dal prossimo anno, anche un aumento delle tasse d’imbarco per i voli diretti verso paesi extra-UE. La novità riguarderà quegli aeroporti italiani con un traffico superiore a 10 milioni di passeggeri l’anno (tra cui quindi l’aeroporto di Venezia) e ha come obiettivo il reperimento di fondi con cui finanziare i Comuni. Secondo le nuove disposizioni dal prossimo aprile l’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri diretti in zone extra-UE crescerà di 50 centesimi. Il tutto, secondo le stime, dovrebbe tradursi in un ricavo di circa 5,33 milioni di euro per l’anno 2025 e di 8 milioni per il 2026.

Denaro che ha già una destinazione. I fondi ottenuti saranno destinati ai Comuni che potranno utilizzare questa risorsa per effettuare opere di sviluppo e di edilizia urbana, oltre che nella realizzazione di infrastrutture. Al momento, tenendo in considerazione i dati riportati da Enac, gli scali in cui sarà applicata l’addizionale sono Roma Fiumicino, con 40,3 milioni di passeggeri, Milano Malpensa, con 25,9 milioni di presenze, Orio al Serio, con 16 milioni, Napoli Capodichino, 12,4 milioni, Venezia Tessera, con 11,3 milioni di passeggeri e Catania Fontanarossa, con 10,7 milioni.

Nel 2023 si è stimata un’incidenza di passeggeri da e verso destinazioni extra-UE del 23,36%.

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