Manovre sui bus: Deutsche Bahn cede Arriva a un fondo Usa

Perfezionata l’operazione di vendita al colosso statunitense I Squadred. L’Ad di Arriva Italia, Angelo Costa: «Non ci saranno effetti nei territori»

Riccardo De Toma
Da sinistra Enrico Del Prete e Mike Cooper
Da sinistra Enrico Del Prete e Mike Cooper

«È un’operazione fatta al vertice: non ci saranno effetti sui territori dove operiamo, interlocutori e ragionamenti saranno gli stessi, nel segno della continuità».

L’aveva dichiarato a ottobre, quando la cessione da Deutsche Bahn al colosso statunitense I Squadred venne annunciata, l’amministratore delegato di Arriva Italia Angelo Costa, e lo ribadisce oggi, nel giorno in cui acquirente e cedente annunciano la conclusione dell’operazione.

«L’acquisizione – si legge nel comunicato congiunto sul closing – riguarda tutte le attività negli 11 Paesi in cui Arriva è presente», quindi, oltre all’Italia, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Regno Unito e Romania (dove opera come Rosco). Nel nostro Paese il gruppo inglese, che passa dalla proprietà tedesca a quella stelle e strisce, ha una consolidata presenza in Friuli Venezia Giulia, dove controlla Arriva Udine e detiene il 40% di Trieste Trasporti, e opera anche in Veneto (con la maggioranza di Arriva Veneto), Piemonte (Torino), Valle d’Aosta e Lombardia (Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco). Una mappa che non subirà ripercussioni, come non ne subiranno le strategie del gruppo, assicura l’amministratore delegato.

L’operazione, del resto, è fatta ai massimi livelli, sull’asse Miami-Londra, determinando il passaggio di Arriva e delle sue controllate, in Italia e in Europa, nell’orbita di uno dei grandi player globali del trasporto pubblico. Per dare un po’ di numeri, I Squared è un fondo privato specializzato nella gestione di investimenti infrastrutturali che gestisce a livello globale asset per oltre 38 miliardi di dollari a livello globale. Opera in 71 Paesi e ha 66 mila dipendenti, coordinati da un team di 260 dirigenti, con quartier generale in Florida e sedi distaccate a Londra, Monaco, Nuova Dehli, San Paolo, Singapore, Sydney e Taipei.

«È un’opportunità per Arriva di rinnovare il nostro impegno a collaborare con le amministrazioni locali per fornire servizi di trasporto essenziali e costruire un futuro più sostenibile per i colleghi, i clienti e le comunità che serviamo», dichiara l’amministratore delegato di Arriva Mike Copper.

I Squared, da parte sua, pone l’accento sulle sfide della sostenibilità che investe in pieno anche il Nord Est. L’utilizzo di fonti di energia green e la riconversione energetica è un tema sempre più dominante soprattutto a Bruxelles. Di fatto è vero che che nel 2023 Arriva Italia annunciava di aver programmato la sostituzione, solo in Fvg, di circa 330 mezzi entro il 2026, di cui il 45% a propulsione alternativa. «L’ambizione di Arriva di avere una flotta decarbonizzata – dichiara Mohamed El Gazzar, senior partner di I Squared – è in linea con la nostra strategia di sviluppare e scalare asset con tecnologie che accelerino la transizione energetica». Sulla stessa frequenza il fund partner Enrico Del Prete, che indica tra gli obiettivi strategici quello di arrivare a «città più pulite e reti di trasporto pubblico più sostenibili». Tra i temi sul tavolo, però, anche quello del recruiting, sfida sempre più complessa in un settore tra i più colpiti dalla carenza di personale. 

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