Marco Nocivelli: Costan (Epta) si trasforma in “smart factory”

Una sfida, quella della politica green, che per l’azienda è duplice. Da un lato vengono proposte innovazioni e prodotti che uniscono estetica, la performance e il rispetto dell’ambiente, dall’altra si cerca di garantire una riduzione dei consumi e un efficientamento all’interno degli stabilimenti aziendali
Marco Nocivelli, presidente e amministratore delegato di Epta
Marco Nocivelli, presidente e amministratore delegato di Epta

BELLUNO. Come per molte aziende, anche per Epta il 2020 è stato un anno complesso, in cui però si sono poste le basi per un rilancio importante, già a partire da questo 2021. Il primo semestre dell’anno scorso ha avuto un impatto pesante sui fatturati, a causa della grande incertezza diffusa e della mancanza di lavoro nei settori della ristorazione e della gastronomia.

Il Gruppo multinazionale, specializzato nella refrigerazione commerciale per i canali Retail, Food&Beverage e HoReCA, ha rafforzato ulteriormente il proprio impegno, puntando sulla sostenibilità ambientale e su tutte quelle best practice da mettere in campo per favorire la transizione energetica.

Ha inoltre portato avanti il suo piano di investimenti in tecnologia e innovazione dal valore di oltre 20 milioni di euro l’anno. Che questa sia la strada giusta ne è convinto Marco Nocivelli, presidente e amministratore delegato del gruppo di cui fa parte anche Costan, marchio la cui storica sede è a Limana, nato come laboratorio artigianale per la produzione di ghiacciaie e armadi frigoriferi, e che oggi è sinonimo di qualità, eccellenza e affidabilità.

«Adottare un approccio responsabile crea valore: la crescita di Epta è imprescindibile dall’attenzione per le persone, le comunità in cui opera e l’ambiente, a testimonianza della volontà di essere un gruppo internazionale che valorizza la dimensione locale. Un orientamento nato in maniera naturale e che è evoluto nel corso degli anni divenendo un fil rouge che si riflette in ogni ambito della vita aziendale, declinandosi in numerose attività e iniziative lungo l’intera filiera, con l’obiettivo di promuovere un reale progresso», spiega Nocivelli.

Una sfida, quella della politica green, che per l’azienda è duplice. Da un lato vengono proposte innovazioni e prodotti che uniscono estetica, la performance e il rispetto dell’ambiente, dall’altra si cerca di garantire una riduzione dei consumi e un efficientamento all’interno degli stabilimenti aziendali. Ma non solo: il gruppo è impegnato nell’adattare il proprio parco prodotti e i processi produttivi interni al modello della circular economy, ormai sempre più diffuso, che consiste nel paradigma del “ridurre, riutilizzare e riciclare”.

E non è un caso se tra i traguardi più rilevanti raggiunti già nel 2020, spicca una riduzione degli sprechi nel corso dei cicli produttivi, per un totale pari al 95% di materiali riciclati. Una politica energetica efficiente, confermata dalle performance ambientali dei suoi siti produttivi, che hanno ricevuto svariate certificazioni virtuose, trasformandosi al contempo in vere e proprie smart factory dotate di sistemi automatizzati e intelligenti, che operano in maniera autonoma.

Un modello che non si ferma qua, ma che si concretizza anche attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico all’avanguardia nello stabilimento di Solesino, a Padova, che si affianca all’impianto di cogenerazione e quello fotovoltaico già presenti nel sito di Limana.

Ma la transizione verso un futuro verde non si fa solamente puntando su macchinari o stabilimenti efficienti, ma valorizzando anche i dipendenti. All’inizio dell’epidemia Covid, Epta è stato uno dei primi grandi gruppi a chiudere tutti i suoi quattro stabilimenti italiani addirittura una settimana prima delle disposizioni governative. Ha inoltre implementato dal mese di ottobre la modalità di smart working anche presso il sito di Limana, andando a costituire così un più solido rapporto di fiducia tra manager e membri del team, e responsabilizzando i propri collaboratori sui risultati da raggiungere. —

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