Marcolin, l’ad Curci: “Stabilimenti a pieni giri, con l’hub milanese attireremo più talenti”
Parla l’ad del gruppo di occhialeria di Longarone, “Nel 2022 il punto zero, se continuiamo così tra sei mesi saremo in una situazione pre-pandemica”. Per i 60 anni dell’azienda una edizione esclusiva Web Eyewear con i colori delle Dolomiti

MILANO. Marcolin a pieni giri. “I nostri stabilimenti vanno a pieno ritmo, stiamo uscendo in maniera progressiva in maniera continua e costante, questa mi sembra la migliore rassicurazione per i nostri dipendenti. Esportiamo tanto e abbiamo dovuto anche inserire qualche turno di sabato, sono segnali incoraggianti. L’azienda ha preso la sua velocità”. Fabrizio Curci i suoi primi 100 giorni da ad di Marcolin li ha inaugurati in piena pandemia e in occasione della presentazione del nuovo hub milanese ha potuto fare il suo primo bilancio a capo del gruppo di Longarone. Salito in sella a giugno 2020 come “straniero” nel mondo dell’occhialeria, con una poliedrica esperienza industriale, è stato uno dei Marchionne boys.

Un tocco che ha voluto replicare anche all’interno dell’organizzazione. “Abbiamo implementato una organizzazione lean a livello aziendale – spiega – verso una maggiore efficienza. Abbiamo creato un team unico, ampio tra designer e sviluppatori per tracciare le attività per i singoli marchi. Poi abbiamo fatto investimenti nel digitale per i portali BtoB di vendita, che abbiamo utilizzato negli ultimi mesi soprattutto per quei paesi dove non possiamo ancora viaggiare. Abbiamo inserito nuove tecnologie nella supply chain, nella logistica e aumentato l’automazione. In modo da essere pronti per i cambi di domanda”.
L’uscita dalla pandemia, tra le diverse ondate, ha prodotto un trend a fisarmonica, ma ora la tendenza a cui Marcolin sta assistendo è di “progressiva uscita” dalla crisi del Covid. L’inaugurazione del nuovo hub milanese, uno spazio molto moderno e tecnologico, con annesso showroom, è stato anche un modo di mettere “mentalmente alle spalle” questo momento.

“Vogliamo investire sulle persone, attirare talenti profili differenti, la fruibilità dei nostri spazi consente di accogliere anche più persone. Guardiamo avanti al 2021, il punto zero sarà il 2022, riteniamo che possa essere quello l’anno di piena stabilizzazione. Già lo vediamo, lavoriamo tanto e questa è la progressione che ci aspettavamo. C’è voglia di reazione anche se usiamo prudenza nelle parole, come tutti dobbiamo mantenerci realisti. Avere un modello di medio lungo termine, i prossimi sei mesi se continua così cominceremo ad avvicinarci ad una stabilità pre-pandemica” spiega Curci.
In tema di licenze Curci spiega che non ci sono marchi allo studio nel breve, mentre su possibili operazioni straordinarie o una ri-quotazione di Marcolin Curci spiega “Non bisogna lasciare nulla di inesplorato per guardare al futuro che siano consolidamenti o quotazione credo che le vie vanno costruite e potrebbero essere diverse. Non chiudo nessuna porta”.

Nel corso dell’incontro con la stampa sono state presentate anche le iniziative legate ai 60 anni dell’azienda. Un logo che ricorda nel numero sessanta il simbolo dell’infinito e al tempo stesso di una montatura di occhiali. Inoltre, è stata presentata un’edizione esclusiva a marchio Web Eyewear per celebrare l’anniversario di Marcolin, occhiali che richiamano la trama e le luci delle Dolomiti.
Tornando all’hub milanese i nuovi uffici di Marcolin si sviluppano su due piani di un palazzo neoclassico che si affaccia su Corso Venezia, dinanzi al Planetario, permettendo così al gruppo di rafforzare la propria presenza fisica nel capoluogo meneghino, centro di riferimento per la finanza e l’economia, e virtuale attraverso una nuova showroom digital-conceived, dotata di un’infrastruttura video capace di restituire e trasmettere digitalmente l’intero spazio e, allo stesso tempo, inquadrare l’occhiale e mostrarlo in ogni suo dettaglio.
La creazione del nuovo spazio, in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua fondazione, è parte di una più ampia strategia di sviluppo. L’hub milanese consente di coniugare al meglio le esigenze commerciali ed operative con quelle di comunicazione ed incontro. Insieme alla sede storica di Longarone, i nuovi spazi milanesi consentiranno anche un’ulteriore capacità di attrazione di talenti.
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