Martignacco, nella ex fabbrica di Safilo si ritorna a fare gli occhiali
Un ritorno battezzato dall’accordo stretto nei giorni scorsi con Danshari Eyewear, brand made in Japan di proprietà di Giuseppe La Boria, friulano doc di Muzzana, che per la sua nuova linea di occhiali ha “scomodato” nientemeno che uno dei più affermati e riconosciuti designer dell’occhiale a livello internazionale

UDINE. Che l’occhiale in qualche modo sarebbe rimasto legato al sito produttivo ex Safilo di Martignacco stava nelle cose. Nel fatto che i macchinari e le competenze dei dipendenti friulani a quel sito sono rimasti agganciati, ma anche nella volontà, dichiarata fin da subito, dei nuovi imprenditori – i fratelli Stefano, Eva e Federico Fulchir, Ad di iVision e del presidente della società Gianfranco Moretton - di tornare a produrre anche occhiali. Anche, sì, perché il sito industriale, ricordiamolo, era ripartito sfornando migliaia di mascherine al giorno per l’emergenza Covid.

Un’attività, quella legata alle protezioni individuali, certamente impegnativa durante il clou della pandemia ma destinato con il tempo a ridursi, tanto che nel business plan di iVision, le divisioni sono state tre fin dall’inizio: iVision Health, dedicata appunto ai Dm (dispositivi medici) e Dpi (dispositivi di protezione individuale), iVision Digital votata alle tecnologie digitali e infine iVision Eyewear per l’occhialeria, che oggi conferma un ritorno importante sulla scena.
Un ritorno battezzato dall’accordo stretto nei giorni scorsi con Danshari Eyewear, brand made in Japan di proprietà di Giuseppe La Boria, friulano doc di Muzzana, che per la sua nuova linea di occhiali ha “scomodato” nientemeno che uno dei più affermati e riconosciuti designer dell’occhiale a livello internazionale.

Non a caso, il claim che accompagna il lancio della linea è: The genius is back. E the genius è nientemeno che Alain Miklitarian, il celebre designer armeno-francese al quale si deve la nascita dell’occhiale moderno e che oggi, dopo dieci anni di lontananza dal settore torna in campo. Un ritorno che è di per sé un evento, del quale l’ex stabilimento Safilo, oggi iVision è parte integrante.
“Miklitarian è stato nei giorni scorsi a visitare l’azienda – raccontano Eva e Stefano Fulchir assieme al DG Marcello Marinelli – e ne è uscito entusiasta. Riuscire ad aggiudicarci una commessa di questo livello non era facile, è un biglietto da visita fondamentale per noi, che ci siamo conquistati grazie alla qualità dei nostri prodotti, alle competenze delle maestranze e alla grande attenzione che garantiamo lungo tutto il processo produttivo”.
I dipendenti di iVision quasi 200 quelli rimasti in forza allo stabilimento dopo l’addio al Friuli dell’azienda padovana – hanno certo fatto la differenza. Si tratta per lo più di persone con esperienza pluridecennale nel settore, che più di ogni altro hanno vissuto con emozione la visita di Miklitarian allo stabilimento, conoscendo bene le innovazioni introdotte dal designer nel mondo dell’occhiale. Per noi – concludono i due Ad – essere scelti da lui è una grande soddisfazione”.

La produzione è già partita e il prodotto arriverà sul mercato in settembre.
La nuova linea si chiama Dansharian, dalla crasi tra i due nomi Danshari e Miklitarian – il suffisso Ian, in armeno, del resto significa “paternità” – e si compone di sette modelli: sei da vista e uno da sole di cui due modelli da vista e quello da sole sono in limited edition, in due versioni colore per un totale di soli 222 pezzi numerati. Le altre quattro montature sono invece disponibili in tre varianti colore. Quanto ai materiali utilizzati, vanno dall’acetato al titanio passando per il betatitanio, tutte le aste sono sottoposte a una doppia laminazione, creando il perfetto mix tra l’anima armena del designer, la tecnologia giapponese, il design francese e la produzione di qualità made In Italy garantita da IVision.
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