Maschio Gaspardo riduce i debiti, investe 11 milioni e guarda agli Usa

Il fatturato è stato di 349,9 milioni, in flessione del 18%. Il presidente Mirco Maschio: quest’anno volumi in crescita

Maurizio Cescon

 

Un anno complicato il 2024, in particolare all’estero causa tensioni geopolitiche, per la vendita dei macchinari agricoli. Ma Maschio Gaspardo, gruppo internazionale padovano con una sede anche in Friuli, a Morsano al Tagliamento, e otto stabilimenti nel mondo, guarda al 2025 con fiducia, ventilando la possibilità di uno “sbarco” commerciale e produttivo negli Stati Uniti. E soprattutto conferma il proprio impegno verso la crescita, l’innovazione hi tech e la solidità finanziaria, avviata con una drastica riduzione, pari a 29,7 milioni di euro, dell’indebitamento.

Il gruppo, nel 2024, ha registrato ricavi consolidati pari a 349,9 milioni di euro in calo del 18% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda si è attestato a 41,32 milioni di euro, mentre il risultato netto ha raggiunto i 12,29 milioni. Le vendite sono risultate sostanzialmente stabili sul mercato nazionale, mentre si è registrata una flessione in ambito europeo ed extraeuropeo, in linea con l’andamento generale del settore.

Nonostante il rallentamento del mercato e il difficile contesto macroeconomico, i risultati conseguiti hanno permesso un calo del debito, grazie alla diminuzione dell’esposizione bancaria sia a breve che a medio-lungo termine. A questo si è aggiunto un incremento delle disponibilità liquide rispetto all’esercizio precedente, portando la posizione finanziaria netta a 86,9 milioni di euro a fine esercizio.

Nel corso del 2024 Maschio Gaspardo ha proseguito nel piano di investimenti, per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro finalizzati al miglioramento dell’efficienza produttiva, allo sviluppo di nuovi prodotti e al rafforzamento della leadership tecnologica. Tra gli interventi rientrano anche importanti progetti di modernizzazione industriale e digitalizzazione, che hanno interessato impianti produttivi e software gestionali con tecnologie 4.0.

L’azienda ha potenziato la propria presenza nel Benelux (gli stabilimenti all’estero sono in Romania, Cina e India) con l’apertura di una nuova filiale in Belgio e ha lanciato il progetto “Full line store”, un innovativo modello di concessionario monomarca in grado di soddisfare tutte le esigenze degli agricoltori lungo l’intero ciclo agronomico.

Il presidente Mirco Maschio guarda all’anno in corso con ottimismo. «Il 2025 è un momento di ripresa, stiamo assistendo a un buon caricamento ordini in questi mesi - spiega - . Oggi c’è sicuramente maggiore fiducia. Tutti gli studi di settore dicono che il nostro mercato di riferimento, nel medio termine, crescerà tra il 5 il 7 per cento. Gli indicatori positivi riguardano sia l’Italia che l’estero, c’è un segnale di rinnovato vigore nei volumi».

L’amministratore delegato Luigi De Puppi avvalora l’ipotesi di una presenza più forte di Maschio Gaspardo negli Usa, anche se premette che l’idea esula dalla questione dei dazi che tiene banco in queste settimane. «Da anni abbiamo una realtà commerciale nell’Iowa - dice De Puppi - oltre a ottimi rapporti con John Deere, un player mondiale nelle macchine agricole. I nostri macchinari diventano sempre più grandi e imponenti, i trasporti dall’Italia oltreoceano incidono molto, quindi stiamo pensando di definire un’intesa che preveda capacità produttiva in loco. Qualche passo avanti lo stiamo facendo, vogliamo individuare il partner adeguato alla nostra dimensione».

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