Maschio Gaspardo, le finanziare escono dal capitale: il gruppo torna nelle mani della famiglia

Un’operazione in due step, che ha visto l’acquisizione combinata del piano sopra della cassaforte di famiglia e anche il riacquisto di azioni proprie nel piano sotto, quindi direttamente nell’azienda. Nel 2021 il fatturato ha toccato quota 390 milioni, con un indebitamento netto al di sotto dei 70 milioni di euro, nonostante le problematiche generate dalla pandemia

Roberta Paolini
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PADOVA. L’azienda guidata dai fratelli Andrea e Mirco Maschio è tornata completamente nelle mani della famiglia. Quella della Maschio Gaspardo è una storia talmente intensa e coraggiosa da rendere ogni passaggio societario come una ulteriore significativa conquista. Un passaggio societario che ha visto uscire la finanziaria regionale Veneto Sviluppo (che teneva circa il 20 per cento del capitale) e Friulia (uscita in parte in quanto poi reinvestirà).

Un’operazione in due step, che ha visto l’acquisizione combinata del piano sopra della cassaforte di famiglia e anche il riacquisto di azioni proprie nel piano sotto, quindi direttamente nell’azienda. Nello specifico, nel corso del mese di aprile Maschio Gaspardo ha riacquistato complessivamente 132.744 azioni proprie detenute dalle finanziarie regionali. Allo stesso tempo la controllante Maschio Holding ha acquistato ulteriori 68.326 azioni da Veneto Sviluppo, riportando di conseguenza tutto il capitale di Maschio Gaspardo in capo ai fratelli, rispettivamente presidente della holding di famiglia e presidente del gruppo. La nuova composizione sociale vede così la famiglia attraverso la holding al 60,35%, il 32,94% è invece in mano alla Maschio Gaspardo Spa e Friulia inoltre rientrerà tenendo il 6,71% del capitale.

Il piano di rilancio, già realizzato, ottiene con questa operazione incrociata il suo sigillo. Ulteriore conferma dall’avvio di una nuova fase di sviluppo anche attraverso espansione internazionale e nuove acquisizioni è anche confermata dai dati economico-finanziari del gruppo che occupa circa 2mila persone, di cui circa 1200 tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel 2021 il fatturato ha toccato quota 390 milioni, con un indebitamento netto al di sotto dei 70 milioni di euro, nonostante le problematiche generate dalla pandemia.

È stato un percorso di crescita avvincente e complesso quello della Maschio Gaspardo, azienda fondata da Egidio Maschio, che insieme al fratello Giorgio aveva creato, fino ad un certo punto, un piccolo miracolo industriale, colui che da una stalla aveva costruito la sua prima fresa. Siamo a metà degli anni Sessanta. Poi l’acquisizione della Gaspardo Seminatrici di Morsano al Tagliamento, per proseguire poi in Emilia Romagna nel 2012, con l’acquisizione di Unigreen, azienda specializzata nella produzione di atomizzatori e polverizzatori. E via su ampliando la gamma delle macchine agricole. Intanto il mercato si è allargato a ben 114 paesi nel mondo con 13 filiali.

L’operazione, consentita dalla solidità finanziaria e di redditività acquisita dal gruppo negli ultimi anni e dal positivo andamento confermato in questi mesi, ampiamente in linea con gli accordi con le banche finanziatrici, perfeziona un percorso di crescita e di successo e pone le basi, grazie alla stabilità di lungo termine dell’azionariato attuale, per un’ulteriore fase di sviluppo. —

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