La friulana Materys tra le nove start up europee più promettenti

Nata in seno alla Sissa di Trieste, la piattaforma per l’analisi dei materiali è stata selezionata tra oltre 450 concorrenti nella competizione Super Sapiens Europe

Giulia Basso

Materys, start up con sede a Gemona del Friuli, è stata selezionata tra le nove realtà europee più promettenti nella competizione Super Sapiens Europe, iniziativa promossa da Scientifica Venture Capital in collaborazione con l’Istituto per le relazioni economiche Italia-Francia.

Nata nel 2023 in seno alla Sissa di Trieste, Materys ha impressionato la giuria con una piattaforma che automatizza i processi tecnici necessari per la scoperta e l’analisi efficace dei materiali, sistema che mira a potenziare con l’intelligenza artificiale. La selezione ha valutato oltre 450 start up da tutta Europa.

La piattaforma cloud sviluppata da Materys consente di condurre ricerche sui materiali senza infrastrutture costose o software complessi. L’obiettivo è ambizioso: democratizzare l’accesso a strumenti avanzati per lo sviluppo di materiali innovativi, rendendoli disponibili alla ricerca accademica e alle imprese.

«Materys è nata con l’obiettivo di democratizzare le simulazioni numeriche», spiega il ceo Enrico Siagri. «La nostra idea è integrare l’intelligenza artificiale all’interno della piattaforma Materio per creare una sinergia tra simulazioni numeriche e AI. Questo approccio permette di potenziare le capacità di simulazione e di rendere accessibili strumenti che finora erano riservati a poche aziende per via dei costi proibitivi e delle difficoltà tecniche».

Siagri sottolinea il potenziale ancora inesplorato nel mondo dei materiali: «Finora molti materiali sono stati scoperti per caso o per errore. La nostra missione è farlo in modo razionale: vogliamo creare da zero nuovi materiali simulando proprietà specifiche». Il core team di Materys include Enrico Siagri (ceo), Riccardo Bertossa (cto), Ivan Carnimeo (scientific advisor), Sebastiano Bisacchi (lead software engineer) e figure senior come Stefano Baroni, docente di fisica della materia condensata alla Sissa, e Roberto Siagri, fisico e imprenditore.

Materys punta a facilitare una transizione da un’economia basata sull’estrazione delle risorse a una fondata sulla creazione e sull’innovazione.

Ora Materys avrà accesso a un network di connessioni con grandi gruppi industriali come Edison, Eni, STMicroelectronics, Fincantieri, Generali e Thales, e potrà accedere a un potenziale investimento da parte di Scientifica Venture Capital. «Siamo molto giovani», conclude Siagri. «Essere finalisti ci dà l’opportunità di puntare a un finanziamento che, se arriverà, ci consentirà di integrare l’Ia nella piattaforma».

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