MIG con Mascagni scala il mercato dell’arredo ufficio di design

VICENZA. Con la recente acquisizione di Mascagni Ufficio da parte del Gruppo MIG, ci sono ben due realtà venete tra i primi tre produttori italiani di arredo e design per l’ufficio. Dietro al leader di settore, la lombarda Unifor, la seconda posizione se la giocano infatti le vicentine Estel e MIG Mezzalira Investment Group. “Integrando l’offerta Mascagni specializzata in pareti divisorie con quelle dei nostri due marchi Sinetica e Sitland, il fatturato di MIG in questo settore sale a 55 milioni”, dichiara l’imprenditore Gianmaria Mezzalira.
“L’operazione completa in maniera ideale l’offerta per l’ufficio del Gruppo, non solo per l’ampliamento di gamma, ma anche perché con Mascagni abbiamo pochissimi clienti comuni. La forza commerciale quindi si integrerà naturalmente senza sovrapposizioni. I clienti istituzionali di Mascagni inoltre potranno beneficiare di una gamma prodotto senza eguali nel settore”.
L’arredo ufficio rappresenta oggi il 65% del fatturato di MIG, il resto è l’arredo casa e l’illuminazione d’interni dei marchi Jesse e Rotaliana. Export oltre il 70% in tutti i continenti. L’obiettivo di Mezzalira è superare fra due o tre anni i 100 milioni di fatturato tra mercato casa e ufficio, puntando anche a una possibile espansione nel settore cucine.
Mascagni, azienda bolognese sul mercato da 90 anni, è leader nelle pareti divisorie in vetro, che fa anche sedute, mobili e soluzioni acustiche per l’ufficio. L’intera produzione di Mascagni si sposterà in Veneto nella sede MIG di Francenigo (TV) di Jesse e Sinetica, polo produttivo per la casa e per l’ufficio in uno stabilimento con una superficie coperta di 80.000 mq. Per adeguare la struttura di Francenigo alle nuove esigenze MIG sta assumendo personale per la produzione e l’amministrazione, e ha in previsione per il 2021 investimenti in tecnologie.
Nella sede storica bolognese di Mascagni rimarranno invece le attività di progettazione, l’area commerciale e i servizi.“La pareti divisorie in vetro sono particolarmente adatte agli uffici. Un prodotto al 100% riciclabile come l’alluminio, che è inoltre facile da sanificare in ottica di protezione dal Covid e altre tipologie di virus e batteri trasmissibili”, sottolinea Mezzalira.
E siccome le pareti divisorie si possono produrre in vari materiali, MIG punta su soluzioni innovative di design funzionale anche per il residenziale. “Nella contaminazione casa-ufficio, pensiamo di sviluppare le tendenze in atto per esempio nei loft e nei piccoli appartamenti open space, dove è possibile attrezzare delle pareti divisorie in vari materiali che dividano i diversi spazi funzionali”.Nel mercato del contract ufficio Mezzalira vede interessanti opportunità nei progetti di ristrutturazione degli spazi aziendali in seguito all’aumento e al consolidamento delle forme di lavoro a distanza.
“Se nell’era pre-Covid gli uffici erano mediamente adibiti per il 70/80% a uso operativo, ora si andrà verso una ripartizione diversa in cui l’area operativa scenderà al 40%, quella direzionale si attesterà intorno al 30%, mentre crescerà al 30% il cosiddetto terzo spazio: le aree lounge. Non solo più scrivanie e sedute da lavoro per la casa per chi ha esigenza di allestire una work station nel proprio appartamento, ma anche più investimenti in design e arredo per le aree degli uffici che avranno sempre più finalità di immagine e di incontro”.
Meno postazioni singole fisse in ufficio per lavorare al computer e telefonare, e più punti di incontro con sedute comode, monitor, tavoli per riunioni, design di qualità.Questo trend per i prossimi anni è confermato da Savills, società inglese tra i principali leader immobiliari internazionali.
Che è ottimista sul futuro dell’ufficio. Secondo l’Outlook 2021 sul Real Estate europeo di Saville “la presenza in ufficio resta una componente fondamentale dell’attività produttiva, della creatività e della cultura aziendale. Il progresso verso il lavoro agile non significherà quindi la fine degli uffici”.
Riproduzione riservata © il Nord Est