Mill Service cresce e con Sace punta all’estero: «Nuovi lavori in Egitto»

Il general manager Giacomazzi: «Per il 2024 possiamo già contare su nuovi ordinativi per circa 20 milioni di euro»

Riccardo Sandre
L'interno dell'officina di Golfetto-Sangati
L'interno dell'officina di Golfetto-Sangati

Mill Service si prepara ad un 2024 in crescita grazie ad un complesso percorso di investimenti culminato, l’aprile scorso, con l’acquisto della storica Golfetto-Sangati di Quinto di Treviso dal gruppo tedesco Gea-Pavan. Mill Service, sede a Teolo, attiva sul mercato della progettazione e realizzazione di impianti molitori, ottiene circa il 95% del proprio fatturato dall’estero.

Una sfida non da poco per una Pmi (poco meno di 18,5 milioni di euro i ricavi dell’azienda nel 2023) che gioca la sua competitività nell’ambito della qualità della progettazione e delle sue soluzioni tecnologiche. Ma quando un’azienda lavora sui mercati internazionali gli elementi di incertezza sono molti, a partire da quelli relativi al complesso flusso dei pagamenti provenienti anche da Paesi in via di sviluppo, nei quali le incertezze politiche rischiano di influire sulla capacità delle imprese locali di fare fronte ai propri impegni finanziari.

Mill Service, già dal 2003, è diventata cliente di Sace, il gruppo assicurativo-finanziario italiano controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze e specializzato nel sostegno alle imprese con soluzioni a supporto della competitività e della crescita sostenibile. Una realtà che può contare su di un portafoglio di operazioni pari a 164 miliardi di euro, oltre 40 mila aziende servite (per la maggior parte Pmi) e tredici uffici in Paesi target per il Made in Italy.

«Nel Veneto siamo presenti con due sedi, a Venezia-Mestre e a Verona» spiega Gerardo Righetto, relationship manager sales Pmi Nord Est di Sace «e nell’ultimo anno abbiamo supportato progetti per oltre 7,3 miliardi di euro al fianco di quasi 5.200 aziende, soprattutto Pmi». Con Sace, Mill Service ha chiuso diversi contratti importanti in nazioni altrimenti difficili come il Bangladesh, la Colombia, il Venezuela e, recentemente, l’Egitto, dove l’azienda ha ottenuto una commessa da 2,5 milioni di euro per esportare un impianto molitorio al primo produttore di pasta del Paese nordafricano. Non solo: è stata proprio Sace a supportare in parte l’acquisto di Golfetto-Sangati grazie a due finanziamenti per un totale di 1,8 milioni di euro.

«Il 2023 per noi è stato un anno di investimenti industriali e in tecnologia» spiega il general manager e co-titolare di Mill Service Luca Giacomazzi, «e crediamo che il 2024 possa aprire un periodo di crescita. Già ora, per l’anno prossimo, possiamo contare su ordini per circa 20 milioni di euro. Un risultato che dobbiamo anche la supporto di Sace che ci è al fianco sia con i servizi consueti di assicurazione del credito sia con soluzioni finanziarie di pagamento differito che possiamo offrire ai nostri clienti, così da permettere loro di procedere con investimenti altrimenti onerosi. Una soluzione quest’ultima che solo pochi altri Paesi del mondo sono in grado di offrire e che garantisce un vantaggio competitivo concreto alle imprese italiane sui mercati globali». 

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