Milleri: “In cinque anni 3 miliardi di valore ai nostri dipendenti”

E’ la prima assemblea di EssiLux da quando il suo geniale fondatore e fautore è mancato. Un anno fa la sua assenza aveva destato preoccupazione, e proprio in quei giorni usciva la prima biografia dedicata al grande imprenditore naturalizzato agordino. Francesco Milleri, presidente e ad del gruppo di lenti e occhiali, lo ricorda e gli rende omaggio quindi in apertura dell’assise dei soci, come d’altronde fa, da quando Del Vecchio non c’è più, ad ogni occasione possibile, anche senza commentare i risultati del gruppo franco-italiano

Francesco Milleri, presidente e a.d. di EssilorLuxottica in occasione dell'evento organizzato da EssilorLuxottica e dal Politecnico di Milano, 19 Luglio 2022. ANSA / MATTEO BAZZI
Francesco Milleri, presidente e a.d. di EssilorLuxottica in occasione dell'evento organizzato da EssilorLuxottica e dal Politecnico di Milano, 19 Luglio 2022. ANSA / MATTEO BAZZI

«Vorrei rendere omaggio a Leonardo Del Vecchio, l'artigiano della costruzione di questo gruppo. Leonardo non era solo il presidente di EssilorLuxottica, è stato un imprenditore geniale, un uomo e un leader eccezionale che ha saputo avere una visione che ha segnato il settore dell'ottica come una grande realtà industriale». E’ la prima assemblea di EssiLux da quando il suo geniale fondatore e fautore è mancato. Un anno fa la sua assenza aveva destato preoccupazione, e proprio in quei giorni usciva la prima biografia dedicata al grande imprenditore naturalizzato agordino. Francesco Milleri, presidente del gruppo, lo ricorda quindi in apertura dell’assise dei soci, come d’altronde fa, da quando Del Vecchio non c’è più, ad ogni occasione possibile, anche senza commentare i risultati del gruppo franco-italiano. Nella sede dell’assemblea dei soci per il presidente è tempo anche di bilanci, sono passati cinque anni dalla fusione tra Luxottica e Essilor, quello che Del Vecchio battezzò come la realizzazione de “il sogno di una vita”. 

I numeri, come si suol dire, sono più eloquenti di ogni altra analisi, li compendia Milleri stesso: «I numeri non hanno bisogno di ulteriore spiegazione. Li diamo in un momento complicato, ma mostrano che siamo più forti di prima e continuiamo ad andare avanti con gli stessi valori e la stessa eredità lasciata da Leonardo Del Vecchio: abbiamo quasi raddoppiato la dimensione della società, i ricavi sono cresciuti del 51% in meno di cinque anni». E oltre ancora: «abbiamo restituito ai nostri dipendenti negli ultimi cinque anni circa 3 miliardi di euro del valore creato, in aggiunta alla normale remunerazione». Tra il 2018 e la fine del 2022 i ricavi del gruppo sono saliti da 16,2 a 24,5 miliardi di euro, l'utile netto da 1,8 a 2,9 miliardi e i dividendi complessivamente pagati da 0,9 a 1,4 miliardi, i dipendenti sono cresciuti da 140 mila a 190 mila persone. EssiLux è una città. Inoltre, ad oggi la capitalizzazione di mercato è cresciuta del 74% a 80 miliardi dai 46 miliardi del 2018. «Cinque anni dopo avere annunciato l'aggregazione, siamo pronti a iniziare un nuovo viaggio. Sappiamo di potere contare su un'azienda solida ed etica».

«Leggeremo il piano, lo faremo analizzare: se ce li chiederanno daremo dei suggerimenti, anche se noi non siamo degli esperti di banche, questo deve essere chiaro a tutti. siamo solo degli azionisti di lungo periodo e anche contenti: il titolo sta andando abbastanza bene, poi se cresce un po’ di più siamo ancora più contenti». Sceglie la linea della diplomazia e della prudenza Milleri, che è pure presidente di Delfin, l'holding che detiene quasi il 20% di Mediobanca, a proposito del piano strategico di piazzetta Cuccia che sarà presentato mercoledì prossimo. «I dividendi sono dividendi importanti, quindi questa è la nostra posizione che poi è stata quella fin dall'inizio, al 10%, al 20%... Vedremo quello che ci presenteranno» ha poi aggiunto interrogato dai giornalisti a margine dell'assemblea di EssiLux a Parigi.

Per Piazzetta Cuccia inizia un periodo importante a partire dal rinnovo del board l'anno prossimo, ma anche su questo capitolo Milleri non fa trapelare intenzioni bellicose, anzi. «Sul rinnovo del board vedremo anche lì se ci chiederanno qualcosa o meno», risponde , «Noi siamo veramente azionisti di lungo periodo, interessati che questo nostro investimento cresca e continui a essere profitable per noi. A queste due condizioni noi manteniamo questa nostra posizione».

Fra azionisti vi consultate, specie fra grandi investitori? Chiede ancora un cronista: «Non su questi temi in particolare», spiega il presidente di Delfin. «Abbiamo qualche frequentazione, più di cortesia. Però vista l'attenzione anche dei media, l'attenzione che c'è stata in passato dalla Consob, visto che non c'è necessità difficilmente discutiamo di argomenti così specifici». «Ci si vede per capire come pensiamo che andrà il mondo, come pensiamo andrà il nostro Paese, tutto ha influenza, ma mai su argomenti specifici», conclude il numero uno di Delfin e di EssiLux.

Sul futuro del campione mondiali di lenti e occhiali si dice positivo per il prossimo trimestre dopo che nel primo dell'anno il gruppo ha battuto le stime degli analisti. «Alla fine noi siamo gli artefici del nostro successo: quello di cui siamo più orgogliosi in assoluto non è di aver fatto più o meglio, ma di aver fatto esattamente quello che avevamo pianificato cinque anni fa». «Questo credo che per gli stakelholder sia l'informazione più rassicurante: noi pianifichiamo ed eseguiamo. Poi come tutti cerchiamo di fare un po’ meglio di quello che abbiamo pianificato, ma senza stressare l'azienda».

L'assemblea, nella parte ordinaria, ha anche dato il via libera ai risultati di bilancio 2022 (nell'anno Essilux ha riportato un utile netto di 2,28 miliardi di euro, di cui 2,15 miliardi attribuibili al gruppo, e ricavi in rialzo del 13,9% a 24,5 miliardi). È stata data al Cda autorizzazione ad acquistare azioni ordinarie (tetto massimo 10% del capitale, prezzo di acquisto massimo di 230 euro ognuna, periodo di validità di 18 mesi) per consentire la cancellazione di azioni per compensare l'effetto di diluizione derivante da aumenti di capitale riservati ai partecipanti dei piani di partecipazione azionaria dei dipendenti, dalla maturazione di performance share a titolo gratuito, dall'esercizio di opzioni di sottoscrizione di azioni da parte di dipendenti del gruppo e da pagamenti effettuati per mezzo di azioni in caso di acquisizioni e/o operazioni finalizzate alla crescita esterna del gruppo.

Nella parte straordinaria è stata concessa autorizzazione al Cda per ridurre il capitale sociale mediante annullamento delle azioni proprie della società (fino a un massimo del 10% del capitale sociale nei 24 mesi precedenti l'annullamento). Sono inoltre state rinnovate, per un periodo di 26 mesi, le autorizzazioni finanziarie per gli aumenti di capitale già concessi dall'assemblea degli azionisti il 21 maggio 2021.

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