Moda, due storici marchi veneti entrano nel polo del lusso di Gruppo Florence
Si tratta del Maglificio Leonello Spagnol, nato a Valdobbiadene nel 1949, e del Maglificio Erika, fondato a Gazzo Veronese nel 1985, eccellenze manifatturiere

Due eccellenze venete della maglieria entrano nel polo del lusso del Gruppo Florence. Il Maglificio Leonello Spagnol, sedi a Valdobbiadene e Montebelluna, e il Maglificio Erika, di Gazzo Veronese, si uniscono al Gruppo Florence, primo polo produttivo integrato in Italia al servizio del luxury fashion internazionale. La famiglia Spagnol e i soci di Erika (famiglia Descrovi e il Gruppo Him Co) cedono il cento per cento delle proprie aziende e nel contempo acquisiscono una quota di minoranza del gruppo, controllato per circa il 65% dal consorzio guidato da Vam Investments, Fondo italiano d’investimento e Italmobiliare.

Il progetto
È un progetto industriale «volto alla salvaguardia del know-how tecnico e culturale delle produzioni made in Italy», quello di Gruppo Florence, attraverso l’aggregazione delle più eccellenti realtà manifatturiere a servizio dei top brand della moda a livello internazionale. Oggi conta 19 aziende. Leonello Spagnol è nata nel 1949 dall’omonimo imprenditore. Il boom negli anni ’60 con le esportazioni in Nord America, poi negli anni ’70, grazie alla seconda generazione guidata da Massimo Spagnol e la moglie Francesca, l’approccio ai grandi marchi del prêt-à-porter internazionale. Nel 2012 entrano in azienda i figli di Massimo, Edoardo e Riccardo, che danno ulteriore impulso alla crescita. Con un fatturato 2021 di 26,5 milioni di euro, Spagnol produce oggi 130 mila capi all’anno, conta 135 dipendenti e una divisione di ricerca e sviluppo. Il maglificio Erika dal 1985 serve i migliori marchi del lusso, oggi fattura quasi 30 milioni.

La sintonia
«Ci troviamo in perfetta sintonia con la visione imprenditoriale del Gruppo Florence e siamo entusiasti di essere parte di questo progetto – commenta Edoardo Spagnol, Ceo di Leonello Spagnol – Crediamo che sia la giusta risposta alle criticità del nostro settore, che necessita di strategie per preservare e consolidare il patrimonio di competenze artigianali in un contesto sempre più esigente in termini di performance e molto attento alle tematiche della sostenibilità e responsabilità sociale. Siamo stati ben impressionati da approccio, organizzazione e spirito che caratterizza il progetto del Gruppo Florence, ci sono piaciute anche le altre imprese che hanno aderito. Noi arriviamo da anni molto positivi, dal 2015 a oggi siamo sempre cresciuti pur in un contesto che mostra criticità sistemiche: l’Italia è leader indiscussa, l’80% dell’abbigliamento di lusso è realizzato qui, ma la filiera si sta inesorabilmente impoverendo di competenze, mancano iniziative per mantenere e coltivare questo know-how prezioso. Va superata la frammentazione spiccata, l’individualismo». L’azienda rimarrà gestita dalla famiglia Spagnol «in prima persona come abbiamo fatto fino a ieri». Previsioni per il 2022? «Crescita tra il 20 e il 25%, il fatturato si aggirerà sui 33 milioni». Come è nato l’approccio? «In questi anni c’è stato fermento, ci sono anche altre iniziative di aggregazione, però tra tutte quelle conosciute, Florence ci ha impressionato nel modo migliore per chiarezza e visione». Progetti per salvare la manualità artigianale? «Un legame stretto con le scuole, per coinvolgere i giovani e fargli capire che è un settore interessante, garantisce un futuro»

Francesco Trapani, presidente di Gruppo Florence ha dichiarato: «Diamo il benvenuto ad altre due eccellenze italiane che arricchiranno il Gruppo di una esperienza unica frutto di decenni di lavoro nella filiera del made in Italy al servizio dei marchi del lusso. È motivo di grande soddisfazione vedere come sempre più realtà artigianali di nicchia, leader nei rispettivi settori, decidano di abbracciare con passione il nostro progetto».
Attila Kiss, Ceo di Gruppo Florence, commenta: «Ho avuto modo di conoscere bene in questi mesi il top management delle due aziende, in particolare i fratelli Riccardo e Edoardo Spagnol e la famiglia Descrovi, imprenditori che lavorano con amore e dedizione con l’obiettivo di continuare a crescere e migliorare. Proprio il desiderio di essere parte di una realtà più strutturata, con un know-how industriale ed il forte orientamento all’innovazione, li ha convinti ad unirsi alla nostra piattaforma produttiva. La missione di Gruppo Florence è quella di valorizzare il made in Italy in un’epoca sempre più sfidante e offrire ai brand del lusso oltre al prodotto di alta qualità, anche servizi eccellenti e affidabilità nei tempi di consegna, sempre con massima attenzione alla sostenibilità».
Alessio Descrovi, Ceo di Maglificio Erika ha concluso: «Entriamo a far parte di Gruppo Florence con orgoglio ed entusiasmo, ci è stata chiara da subito la visione del progetto volto ad aggregare più eccellenze con l’obbiettivo principale di integrare conoscenze e creare sinergie per poter così alzare il livello di servizio rivolto ai brand del lusso che oggi si affidano a noi per lo sviluppo e la produzione dei loro prodotti».
Gruppo Florence
Primo polo produttivo integrato in Italia al servizio dei brand del lusso a livello globale, Gruppo Florence è stato fondato a ottobre 2020 ed è controllato per circa il 65% dal consorzio guidato da VAM Investments, Fondo Italiano d’Investimento (tramite Fondo Italiano Consolidamento e Crescita – FICC), Italmobiliare e per il restante 35% dalle famiglie fondatrici delle aziende che hanno aderito al progetto. Gruppo Florence, presieduto da Francesco Trapani e guidato dall’amministratore delegato Attila Kiss, conta oggi 19 aziende con un giro d’affari di 380 milioni di euro e oltre 2.000 dipendenti che operano in dodici Regioni d’Italia e collaborano con oltre 50 brand internazionali.
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