Morellato, i ricavi a 392 milioni: «Primo gruppo italiano del gioiello»
Massimo Carraro: «Con l'operazione Christ diventiamo il principale operatore nel più grande mercato europeo, la Germania»

«Un imprenditore non è mai soddisfatto, non fa parte della sua natura». Massimo Carraro commenta così il bilancio del gruppo che presiede e di cui è azionista di controllo. Un anno in forte crescita, fiscalmente chiuso a febbraio del 2023, dove ancora non è evidente l'operazione che punta a cambiare il volto del gruppo con sede a Santa Giustina in Colle.
Nei risultati in incremento a doppia cifra spiccano 392 milioni di euro di ricavi, +17 per cento sull'anno precedente, un'ebitda al 24,3% sul fatturato, a 95,5 milioni e una posizione finanziaria netta a 204 milioni. Anche se non appare il consolidamento delle nuove acquisizioni Christ e Pierre Roux, chiuse a gennaio del 2022, che portano il fatturato pro-forma a 780 milioni di euro. Praticamente il doppio.
Operazioni straordinarie che unite allo sviluppo organico hanno richiesto investimenti per 251 milioni. «Siamo il principale gruppo italiano della gioielleria in Europa e con l'operazione Christ diventiamo il principale operatore nel più grande mercato europeo, la Germania» afferma Carraro.
L'obiettivo è quello di portare all'interno dell'operatore acquisito le sinergie di un modello industriale verticalizzato, che dalla miniera di pietre preziose porta il gioiello direttamente in negozio. Modello che si riflette su una redditività da big del lusso, visto che una marginalità superiore al 24 per cento è un dato che esprimono grandi brand del lusso e della moda.
In tutto la rete di negozi di Morellato Group ha raggiunto quota 620, di cui 260 punti vendita diretti in Italia, 160 in Francia, 200 in Germania con una presenza digitale unica in Europa nel retail multibrand di orologi e gioielli.
Quest'anno sono previsti importanti, nuovi investimenti, spiega Carraro, nella relocation e nel restyling di negozi esistenti cosi come nelle nuove aperture: 16 new opening in Italia, 15 in Francia e 4 in Germania con la previsione di arrivare a circa 655 punti vendita complessivi diretti. Lo sviluppo del brand-portfolio e l'espansione del retail diretto hanno contribuito nel 2022 al consolidamento del modello di business unico in Europa nel mercato della gioielleria e orologeria, che vede la completa integrazione della filiera: dall'ideazione del brand, al design e alla produzione, comprendendo anche l'acquisto delle materie prime direttamente alla fonte, per arrivare al consumatore finale attraverso il retail diretto - con il più importante network europeo di negozi e piattaforme online - e la distribuzione wholesale che vede i marchi del Gruppo presenti in oltre 40 paesi in tutto il mondo.
«Le dimensioni e l'organizzazione che il Gruppo ha assunto dopo le acquisizioni in Francia e ora in Germania, ci portano a concentrarci sul futuro e in particolare lavoreremo sulla completa integrazione delle nuove realtà retail estere all'interno della supply chain e del nostro modello industriale» spiega Marco Carraro, CEO Supply Chain Morellato Group. «Nel 2023, ad esempio, prevediamo di acquistare direttamente in miniera oltre 150.000 carati di diamanti e pietre colore per la produzion e dei nostri brand di gioielleria preziosa».
Ma non di sola luce vive il mondo della gioielleria, che ha davanti a sè sfide per la sostenibilità. Nel secondo Bilancio di Sostenibilità di Morellato Group, spiega Cristina de' Stefani, CEO Finance & Corporate Affairs Morellato Group, «sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati ». Ma sostenibilità, aggiunge, «è anche attenzione alle persone, alla loro crescita e formazione. Una sfida diventata ancora più grande per il nostro Gruppo che oggi comprende nel mondo oltre 4.400 dipendenti tra cui quasi il 40% sono Under30. Elevata la quota femminile (85%) con un'importante presenza anche nei più alti livelli manageriali così come nella Governance aziendale (43%)».
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