Nice, la redditività cresce anche nell’anno più nero: schermi solari e automazione per agganciare la ripresa
Fatturato stabile a 430 milioni, l’Ebitda migliora da 61 a 86 milioni. La multinazionale trevigiana ora crea due nuove business unit. Con un occhio “sociale” alla disabilità
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TREVISO. L’anno della pandemia non ha intaccato i ricavi, rimasti a sfiorare i 430 milioni di euro contro i 431 del 2019, e ha visto migliorare la redditività. Ora Nice, azienda trevigiana leader nel settore della home automation coniugata con il design, punta ad agganciare la ripresa con una strategia precisa e due nuove business unit. E con un occhio sociale all’ambito della disabilità.
Smart e schermature
Il 2021 di Nice è focalizzato sulle soluzioni per le schermature solari e per la smart home con la creazione di due nuove business unit dedicate, «con lo scopo di dare ulteriore vigore al percorso di crescita di Nice in questi ambiti di grande attualità», spiegano dal quartier generale di Oderzo, Treviso. Sun shading solutions si occupa dell’intero settore di attività relativo alle schermature solari con i marchi Nice, Elero e Ttgo, che spaziano dalle applicazioni per tende avvolgibili alle ombreggiature per esterni e facciate; la business unit Smart home, invece, si concentra sull’integrazione dei brand del gruppo e degli oltre tremila dispositivi già collegabili tramite le principali tecnologie della casa connessa.
I numeri
Schermature solari e home automation «che rappresentano al momento – aveva detto l’amministratore delegato Roberto Griffa qualche mese fa – gli scenari con il più ampio margine di sviluppo». Si è detto dei ricavi che hanno tenuto: nel 2019, primo anno dopo il delisting, Nice aveva toccato quota 431 milioni, mentre il 2020 si è chiuso sopra i 429 e con un corposo aumento dell’Ebitda, arrivato a 86 milioni di euro contro i 61 del 2019. Nice distribuisce i propri prodotti in oltre 100 Paesi del mondo potendo contare su 24 filiali, 14 unità produttive e 13 centri di ricerca e sviluppo.
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L’innovazione
Un nuovo centro di ricerca e sviluppo sarà realizzato presso la sede dell’headquarter di Nice, a Oderzo, ampliando la sede inaugurata nel 2007. «Il capitale umano – dice Lauro Buoro, presidente di Nice – è un asset fondamentale per la strategia di sviluppo ed espansione della nostra azienda. Grazie alle eccellenti professionalità che lavorano in Nice e alle loro idee, creiamo innovazione per facilitare anche i più piccoli gesti quotidiani». Nice ha abbracciato il concetto di industria 4. 0, scalabile e modulare: i dati sono connessi e tracciabili in tempo reale, lo scaffale della minuteria meccanica, detto “clever box”, alla fine di ogni turno pesa i contenitori, individuando le scorte in esaurimento e inviando automaticamente il relativo ordine d’acquisto al fornitore. Gli esoscheletri, invece, sono dispositivi meccanici che entrano in funzione quando le braccia dell’operatore superano l’altezza del bacino, riducendo del 30% lo sforzo umano.
La disabilità
Domotica spinta, interazioni vocali, sistemi di sicurezza avanzati. La casa è sempre più “friendly”, facile e sicura per i disabili grazie alla collaborazione fra Nice e il Gruppo Polis che riunisce quattro cooperative di Padova. Il progetto prevede l’installazione di dispositivi della smart home in due appartamenti dove i partecipanti, 4 o 5 per nucleo abitativo, possano sperimentare la massima autonomia possibile. L’implementazione di un sistema di supporto domestico basato sull’innovazione della smart home è finalizzata alla riduzione dei rischi domestici, alla semplificazione delle possibilità di comunicazione con l’esterno ma anche dell’interazione tra assistiti e caregiver.
La tecnologia presente nei due alloggi, che comprende in totale 48 dispositivi “Fibaro”, marchio rilevato da Nice tre anni fa, «permette innanzitutto la funzione comunicativa, quella considerata più importante, in chiave funzionale ma anche ludica – spiegano a Oderzo – Inoltre, i dispositivi di controllo coordinati in maniera totalmente integrata in entrambi gli appartamenti permettono la funzione di monitoraggio e l’invio di segnalazioni.
«Il progetto – spiega Marco Pasquato, socio e direttore esecutivo di Informatici senza frontiere, partner del progetto – nasce dalla richiesta di alcune associazioni, come ad esempio il Gruppo Polis, che supportano persone anziane che, per diversi motivi, vivono sole e devono affrontare problematiche di sicurezza in casa (bisogno di aiuto, cadute, allagamento, fumo) ma anche di comunicazione con l’esterno (chiamate facilitate, citofono smart) e di supporto ai caregiver, familiari e/o operatori sanitari, con informazioni automatiche di monitoraggio della situazione in casa, dalle alzate notturne alla temperatura».
«Abbiamo creduto fin da subito nel progetto – spiega Andrea Cesaretti, direttore vendite Nice Italia – per noi il valore della sostenibilità sociale è fondamentale per garantire lo sviluppo dell’azienda. Grazie all’automazione degli ambienti abitativi, Nice mette al centro le persone e le loro esigenze impegnandosi tutti i giorni per semplificare la quotidianità. Con questa missione ben chiara, abbiamo supportato il team di ISF a studiare ed implementare la migliore soluzione per gli spazi di “Casa dolce casa, sia dal punto di vista tecnico che economico. È davvero una grande opportunità per noi, diventare abilitatori della tecnologia a servizio dei più fragili e favorire la consapevolezza e la diffusione. Per questo ci stiamo impegnando concretamente, grazie alla collaborazione con ISF, per replicare il progetto e proporre ulteriori soluzioni sempre più personalizzate per la gestione smart delle case abitate da persone fragili e anziani».
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