Noonic, boom di fatturato e dipendenti per la tech company padovana

Quarta in Italia tra le aziende di marketing, ha sfoderato un tasso di crescita del 64 per cento. I co-founder Martinello, Possagnolo e Favaro: «Il digitale sta aprendo delle frontiere senza limiti e questi risultati lo dimostrano»

PADOVA. Un fatturato passato da 516 mila euro nel 2016 a 2 milioni 273 mila euro nel 2019, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) pari al 63,89%: sono i numeri che incoronano ancora una volta Noonic tra le aziende italiane «Leader della crescita 2021» nell’omonima classifica stilata dal Sole 24 Ore e da Statista.

La  tech company attiva tra Padova, Milano, Londra e Bangalore si conferma dunque per il secondo anno consecutivo ai vertici della classifica delle 400 piccole e medie imprese del Paese che sono cresciute di più nel triennio 2016-2019. Al 132esimo posto complessivo, la società veneta guadagna addirittura la quarta posizione nel settore «Pubblicità & Marketing». Nel triennio preso in esame si segnala anche il balzo nel numero dei dipendenti che sono triplicati passando da 6 a 18.

Noonic, fondata nel 2011da tre giovani imprenditori veneti, il trevigiano di Castelfranco Veneto Nicola Possagnolo e i padovani Nunzio Martinello e Sebastiano Favaro offre servizi di consulenza e supporto alla digital transformation ad aziende e startup. La sua missione è quella di portare crescita alle aziende, cercando di intercettare i potenziali clienti in ogni fase del loro ciclo di acquisto attraverso qualunque mezzo possibile digitale: dalle campagne marketing a performance, allo sviluppo di funnel ad hoc, alla creazione di community online. Il tutto per poi convertire i contatti in opportunità di vendita.

«Far parte ancora una volta di questa prestigiosa classifica – commentano i co-founder di Noonic Possagnolo, Martinello e Favaro - ci stimola ad andare avanti con grande convinzione sulla strada tracciata in questi anni e ad alzare sempre di più l’asticella dei nostri obiettivi. Il fatto poi di aver raggiunto il quarto posto nel settore marketing – proseguono – conferma la validità del nostro lavoro nell’ambito digitale in cui, se si opera bene e si è in grado di portare risultati, si aprono frontiere davvero infinite».

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