Nozze del Prosecco: nasce la cantina del Nord Est, varrà 180 milioni
Fusione tra La Delizia e Conegliano Vittorio Veneto. In tutto 1.600 soci e oltre 5 mila ettari di terreni coltivati

Nuova alleanza nel mondo del vino. Le assemblee dei soci della Cantina Viticoltori Friulani La Delizia di Casarsa e della Cantina di Conegliano Vittorio Veneto hanno approvato a larghissima maggioranza, la fusione delle due cooperative dando così i natali a una nuova, spallata realtà, battezzata Cantina cooperativa di Conegliano, Vittorio Veneto Casarsa, che per dimensioni si candida ad essere la più grande realtà cooperativa di primo grado nelle zone di produzione del Prosecco, una delle prime tre a Nord Est e tra le prime dieci a livello nazionale.
Un voto plebisictario
Il via libera all’operazione è arrivata come detto dalle due basi sociali: a Casarsa ha detto sì il 95% dei 168 soci presenti ieri in assemblea, a Conegliano si è sfiorato il 100%, con appena due voti contrari su quasi 400. Il matrimonio, che diventerà effettivo dal prossimo mese di giugno, nasce da un’esigenza duplice, da un lato quella di Casarsa di poter contare su un maggior volume di prodotto per rispondere alla crescente richiesta del mercato, dall’altro quella di Conegliano di rafforzarsi sul fronte della commercializzazione.
Un obiettivo quest’ultimo che ha visto, otto mesi fa, nascere a opera delle due cooperative la società Vini la Delizia, nella quale è già confluita tutta la vendita del confezionato. Leggi: delle bottiglie, che a oggi commercializza solo la cantina di Casarsa a differenza di quella di Conegliano Vittorio Veneto che fin qui ha venduto solo vino sfuso.
Se dunque per la coop friulana il vantaggio della fusione sta nel fatto di poter contare su maggiori volumi di uva, sulla disponibilità di ulteriori linee di imbottigliamento - tre in tutto per una capacità di imbottigliamento di 500 mila bottiglie al giorno - e non ultimo sull’integrazione della propria gamma con il Prosecco Dogc, di cui la cantina veneta produce circa il 20% del totale, per quest’ultima il plus dell’operazione è invece rappresentato dall’esperienza commerciale che La Delizia porta in dote, dalla sua presenza su importanti mercati come quello americano, e dal brand già affermato.
I numeri dell’accordo
Numericamente parlando, come detto, la nuova realtà vanta cifre di tutto rispetto. A partire dalla base sociale che tocca i 1.600 soci (350 sono quelli di Casarsa, 1.250 quelli di Conegliano Vittorio Veneto), i 5.500 ettari di superfici vitate (2.000 e 3.500), 870 mila quintali di uva (320 mila e 550 mila) e 26 milioni di bottiglie, tutte prodotte da Casarsa, mentre fino a oggi la cantina di Conegliano Valdobbiadene ha commercializzato il suo vino esclusivamente sfuso. Il fatturato infine sommando i ricavi 2023 delle due realtà ammonta a 180 milioni di euro, 110 milioni realizzati dalla cantina friulana, 70 da quella veneta.
«L’obiettivo - commenta il presidente della Cantina di Conegliano Vittorio Veneto, Stefano Zanette - è quello di creare un polo rivolto al futuro, volto alla valorizzazione e commercializzazione, in parte anche diretta, dei nostri prodotti. È un progetto importante, perché questa nuova realtà diventa, come cantina cooperativa di primo grado, una delle più significative del panorama vitivinicolo ed enologico tra Fvg e Veneto».
Gli fa eco il presidente della Cantina Viticoltori Friulani La Delizia di Casarsa, Manuel Praturlon: «Esprimo grande soddisfazione per il compimento di questo percorso, realizzato grazie al lavoro delle strutture e della base sociale. È l’inizio di un percorso di crescita comune, che ha l’obiettivo di dar soddisfazione alla base sociale da un lato e di rispondere alle esigenze del mercato dall’altra».
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