Nuovo headquarter di Kering Eyewear: alle porte di Padova un lusso trasparente

Nel 2015, primo anno di attività, l’azienda impiegava 198 dipendenti con fatturato di 10 milioni di euro. Nel 2022 le persone impiegate sono circa 3.800 nel mondo, con un fatturato al di sopra del miliardo di euro, diventando in otto anni il numero due al mondo nel settore dell’occhialeria. Nel nuovo centro lavoreranno 650 persone
Roberta Paolini

Les italiens. Se la lingua del lusso nel mondo è il francese, la sapienza artigiana, la creatività, l’anima, sempre più spesso la guida hanno un eloquio più dolce: l’italiano. Roberto Vedovotto, fondatore, presidente e amministratore delegato di Kering Eyewear, ne è un esempio. Tra poche ore nei pressi di Villa Zaguri, nucleo originario di questa azienda uscita dal cilindro dell’ex golden boy dell’occhialeria made in Italy, verrà affisso il cartello che darà il via ufficiale ai lavori per il nuovo headquarter.

Un nuovo investimento, dunque, dopo l’hub logistico di Vescovana, inaugurato nel 2019 e da cui oggi vengono spediti 11 milioni di occhiali l’anno, 40 mila al giorno. E al cui taglio del nastro volle esserci anche François-Henri Pinault, il patron del conglomerato del lusso Kering (proprietario tra gli altri di Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent), con cui Vedovotto ha dato vita otto anni fa alla divisione eyewear.

Ora questa decisione, tenere in Veneto il quartier generale. Il gruppo nella cinquecentesca Villa Zaguri è già presente con i propri uffici. Da lì Vedovotto, dopo il divorzio da Safilo, iniziò con suoi strettissimi collaboratori, erano in 4, a costruire quella vorticosa ascesa che li ha portati in questi anni a crescere esponenzialmente. Con l’azienda sono cresciuti anche i dipendenti, molti uffici si trovano così disseminati intorno all’area della villa, in centri direzionali adiacenti. Da qui la necessità di un nuovo spazio fisico per accogliere i 350 dipendenti (altri 250 operano a Vescovana e 150 sono invece impiegati nella sede di Milano). La nuova sede, la cui ultimazione è prevista per l’inizio del 2025, nel terreno adiacente agli attuali uffici, si estenderà su una superficie totale di più di 10.000 mq.

Il complesso architettonico sarà articolato in aree di lavoro alternate a grandi spazi aperti, sarà in grado di accogliere a regime 650 dipendenti. Segno che da qui al termine dei lavori il gruppo continuerà ad assumere. All’interno vi saranno anche un auditorium, un ristorante aziendale, una palestra e un asilo nido.

Peculiarità degli edifici saranno la totale immersione della struttura nella natura e l’assoluta compatibilità con l’ambiente circostante, espressa tramite scelte costruttive che riducono al minimo l’impatto ambientale e che consentiranno di ottenere le certificazioni LEED e WELL Platinum. Il progetto è firmato dallo studio di architettura giapponese SANAA – diretto da Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa – dalla cui penna sono usciti tra gli altri: il Campus dell’Università Bocconi di Milano, il New Museum of Contemporary Art di New York, il Serpentine Gallery Pavillion di Londra, il Sumida Hokusai Museum di Tokyo e il Rolex Learning Center di Losanna. La direzione locale dei lavori è affidata allo Studio Architetti Borchia Associati.

Kering Eyewear, fondata da zero da Vedovotto nel 2014 e parte del gruppo Kering, oggi è il principale player nel segmento dell’occhialeria di lusso. L'azienda progetta, sviluppa e distribuisce occhiali per un portafoglio di 16 marchi, inclusi i brand di proprietà LINDBERG e Maui Jim, e per i brand globali Gucci, Cartier, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Chloé, Alexander McQueen, Montblanc, Dunhill, Boucheron, Pomellato, Alaïa, MCQ e Puma.

Nel 2015, primo anno di attività, l’azienda impiegava 198 dipendenti con fatturato di 10 milioni di euro. Nel 2022 le persone impiegate sono circa 3.800 nel mondo, con un fatturato al di sopra del miliardo di euro, diventando in otto anni il numero due al mondo nel settore dell’occhialeria.

Negli anni, l’azienda ha dimostrato di essere particolarmente attenta al welfare, al territorio e alle proprie persone creando in via continuativa nuovi posti di lavoro e implementando numerosi benefit dedicati ai propri impiegati, tra cui l’attivazione di coperture assicurative uniche nel settore, il congedo parentale di 14 settimane per i padri, un programma di supporto psicologico gratuito e la recente erogazione di Buoni Carburante. In Cadore è entrata nel capitale di Trenti Industria Occhiali, diventandone poi azionista di maggioranza assoluta, portando nel giro di un anno da 85 a 140 i dipendenti impiegati.

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