Oberalp fa un salto nella moda: rilevata la distribuzione italiana dei marchi Falke e Burlington

Siglata la collaborazione con due brand storici tedeschi, di cui Oberalp diventerà distributore ufficiale per il mercato italiano a partire dal gennaio 2021

BOLZANO. Quando si parla di Oberalp, ormai, non si fa più riferimento soltanto ad un marchio iconico dell’abbigliamento sportivo da montagna, ma anche ad un brand che ha saputo fiutare il momento giusto per fare un salto a due piedi nel mondo della moda per il tempo libero.

Un salto rischioso, fatto in un periodo complicato come quello che viviamo adesso, avvolto da incertezza e riflessioni profonde sul futuro dovute dalla prolungata chiusura dei negozi e il conseguente calo della filiera di produzione. Il gruppo altoatesino ha deciso però di non fermarsi davanti all’ostacolo Covid, decidendo di fare della collaborazione la carta vincente per far sopravvivere un business in singhiozzo. Come quella siglata con due brand storici tedeschi come FALKE e Burlington, di cui Oberalp diventerà distributore ufficiale per il mercato italiano a partire dal gennaio 2021.

Campagna Falke
Campagna Falke

Due brand che ad un primo impatto potrebbero sembrar non centrare niente con il target specifico di Oberalp (FALKE produce abbigliamento per il tempo libero e Burlington è specializzato nella produzione di calze di alta qualità), ma che in realtà si allacciano perfettamente in una filosofia comune e condivisa. “Le nostre realtà sono molto simili, condividiamo infatti caratteristiche quali la conduzione familiare, il legame con la tradizione e l’attenzione alla qualità. Per questo siamo sicuri che il risultato di queste partnership sarà ottimo”, racconta Christoph Engl, CEO del gruppo.

Una partnership che si inserisce all’interno di una strategia ben definita dal gruppo che punta -tra le altre cose - all’affermazione di quest’ultimo come leader nella grande distribuzione di brand altisonanti della moda internazionale. E la direzione che il marchio ombrello ha deciso di intraprendere la si era intuita già dopo la presentazione nel novembre scorso del nuovo brand in-house dedicato alle donne “LaMunt”.

Non solo prodotti tecnici e di qualità per l’attività sportiva, ma anche vestiti e design unici da indossare nella quotidianità, casual e fashion. Con il rilevamento di FALKE e Burlington il portfoglio del gruppo infatti si amplia ulteriormente passando da sette marchi partner a nove, ognuno pioniere nel rispettivo settore di appartenenza.

Falke
Falke

Due brand che puntano all’innovazione

Fondata nel lontano 1895 da Franz Falke-Rohen, la FALKE è attualmente gestita dai due soci amministratori Franz-Peter e Paul Falke, rappresentanti della quarta generazione della famiglia fondatrice. Con oltre 3.00 dipendenti e stabilimenti sparsi tra Germania, Polonia, Sudafrica, Slovacchia e Portogallo, il marchio viene distribuito in quasi 9.000 negozi in tutto il mondo. Ovviamente, fa della qualità e lunghissima esperienza i propri punti di forza, lavorando prodotti di tradizione ma volti ad un prospetto innovativo e adattati a diversi stili di vita, cultura ed esigenze delle persone.

La Burlington invece è stata fondata nel 1923 in Scozia e opera soprattutto negli Stati Uniti, in Messico e in India con oltre 8.000 dipendenti. È un brand indipendente all’interno del gruppo FALKE. Il marchio è salito alle cronache della moda nel 1975 quando fu presentata la collezione, diventata poi icona, caratterizzata dal famoso motivo Argyle a rombi, legandovi indissolubilmente la propria immagine e diventando di culto negli anni 80.

Stefano Bovolon, Business Unit Director Distribution di Oberalp
Stefano Bovolon, Business Unit Director Distribution di Oberalp

“Questa partnership ci soddisfa molto – spiega Stefano Bovolon, Business Unit Director Distribution di Oberalp – perché i due marchi hanno costruito nel tempo un’eccellente reputazione europea, puntando molto su elevanti standard di qualità. Per questo si inseriscono alla perfezione all’interno delle nostre offerte premium per il mercato”. I vertici del gruppo inoltre non escludono la possibilità futura di rilevare la distribuzione dei due marchi anche per altri paesi all’infuori dall’Italia.

Trasparenza e collaborazione nel momento della crisi: la ricetta di Oberalp

Con questa nuova partnership, Oberalp piazza un’importante bandierina sulla montagna della sopravvivenza alla crisi del Covid. Il gruppo si è distinto infatti per lungimiranza e tempestività nel siglare l’affare, e ciò è solo l’ultimo risultato di una politica aziendale mirata e precisa che ha permesso a Oberalp di tenere parola in maniera fedele a tutti gli impegni presi durante la crisi e soprattutto durante i due lockdown vissuti in primavera e a novembre.

Basti pensare che da marzo ad oggi nessun ordine in entrata è stato mai cancellato, nessuno sconto è stato richiesto ai fornitori e tutte le fatture sono state pagate in maniera tempestiva. Dettagli, questi, forse di poco conto, ma che in realtà regalano un primo quadro lucido di come Oberalp sia riuscito a restare a galla nel momento più difficile della pandemia.

Con, come detto in precedenza, una parola d’ordine ben impressa in testa: collaborazione. Come raccontato dai vertici aziendali la comunicazione trasparente ha svolto un ruolo chiave sia verso i fornitori che verso i rivenditori. Nel primo caso, Oberalp, ha fatto suoi tre pilastri fondamentali: il dialogo costante con la filiera, la stabilità (con il mantenimento di tutti gli ordini) e la solidarietà, con diverse iniziative pensate anche per la popolazione altoatesina. Il rapporto di fiducia è stato rafforzato anche con i rivenditori sparsi per il mondo. Molti negozi hanno infatti dovuto sospendere le proprie attività, e per questo il gruppo ha deciso di offrire loro una maggiore flessibilità nei termini di pagamenti e soluzioni diverse in base alle necessità.

Oberalp ha poi deciso di affrontare la problematica legata alla svalutazione dei capi, uno dei danni più pesanti del lockdown. Molta merce infatti è rimasta invenduta, perdendo così di valore. Il gruppo ha cercato così la soluzione più adatta e più intelligente per assicurare un futuro positivo al settore: “Abbiamo deciso di posticipare le novità della prossima stagione per alcuni dei marchi di nostra proprietà, mantenendo il 75% del catalogo attuale anche per il 2021. Lo riteniamo un modo corretto per non dover far svalutare i capi e venderli a prezzo di saldo”, spiega Stefan Rainer, CSO di Oberalp. Una strategia a lungo respiro adottata nel tempo anche da altri brand.

Il gruppo, che nel 2019 ha fatturato poco meno di 200 milioni di euro, ha dovuto comunque fare i conti con la cassa integrazione nazionale, anticipata tra l’altro dall’azienda stessa, e con una riduzione delle ore lavorative compatibili con le necessità dei dipendenti e dell’azienda. Inoltre, ha cercato di garantire a tutti i dipendenti una retribuzione mensile minima di 1.300 € lordi.

Il gruppo

Oberalp è stata fondata nel 1981 da Heiner Oberrauch per distribuire abbigliamento e attrezzatura sportiva di alta qualità nel mercato italiano. 38 anni dopo, con circa 700 dipendenti, è riconosciuto per lo sviluppo di grandi marchi che realizzano prodotti tecnici di altissima qualità per l'alpinismo. La sede centrale è a Bolzano.

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