Open Factory: 50 aziende a porte aperte
I vertici delle realtà associative industriali, amministratori locali, ma anche migliaia di cittadini, famiglie con bambini, giovani e professionisti provenienti da tutta Italia saranno i protagonisti delle visite alle 50 aziende di 'Open Factory' che domani, dalle 15 alle 19, apriranno le proprie porte per raccontare l'orgoglio manifatturiero e quella che Stefano Micelli, direttore scientifico della Fondazione Nord Est e ispiratore della manifestazione, chiama il primo opening di «turismo culturale manifatturiero».
Numerosi gli eventi che si svolgeranno all'interno delle aziende che vedranno protagonisti sociologi come Aldo Bonomi, che interverrà alla Keyline di Conegliano, e Francesco Morace da Magis (Torre di Mosto), o economisti come Stefano Micelli da Seguso Vetri d'Arte (Murano), Ludovica Leone da Bertòs (Tribano) o Andrea Pontiggia e Tiziano Vescovi che interverranno da Poli Distillerie.
L'autore di Food Economy, Antonio Belloni, sarà invece alla Irinox di Corbanese; i giornalisti Roberto Bonzio e Luigi Costa saranno protagonisti rispettivamente alla Centrale Enel di Nove San Floriano (Vittorio Veneto) e a »I Magredi« (Domanins di S. Giorgio della Richinvelda). E ancora, lo scienziato Edoardo Boncinelli aprirà Open Factory da Adacta (Vicenza), mentre Tiziano Treu affiancherà Maurizio Castro in Came (Dosson di Casier). Da Pianca (Gaiarine) Marco Bettiol, Università di Padova, presenterà Raccontare il made in Italy con Guido Ghedin di Young Digitals.
Per Maurizio Castro, presidente e amministratore delegato di Quanta Group, main partner di Open Factory "si tratta di una straordinaria occasione per il Nordest: è un tentativo di narrazione autogestita basato sulla trasparenza, un'esperienza corale che dà una risposta necessaria all'eccesso di individualismo che ha caratterizzato il famoso miracolo del Nordest. Open Factory è il modo migliore per aprire un dibattito di politica industriale". Per Graziano Tilatti e Luigi Curto, rispettivamente Presidenti di Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia e Veneto "Il fascino delle botteghe deve diventare parte integrante dell'attrattiva turistica della destinazione: perché lo shopping delle grandi marche è uguale nei mall di tutto il mondo ma andare a vedere il dietro le quinte e capire è un'esperienza unica e irripetibile".
Per Giuseppe Bono e Roberto Zuccato, rispettivamente Presidenti di Confindustria Friuli Venezia Giulia e Veneto questa è "Un'occasione per raccontare il nostro territorio e mostrare che la cultura non è solo nei libri, nei musei e nei monumenti, ma che è presente anche nella nostra industria: nella storia delle aziende, nella passione quotidiana e nell'abilità di imprenditori e lavoratori, nella conoscenza che sta alla base dello sviluppo di prodotti attrattivi e ad alta tecnologia, in tutto quel mondo di valori che connotano il 'Bello e Ben fattò italiano".
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