Osram cede la sede e 350 dipendenti, arriva la statunitense Flex-N-Gate

Cgil: garanzie sui livelli occupazionali. Stabilimento “mosaico”: resta un’unità ricerca e sviluppo della vecchia proprietà
Andrea Passerini

La Osram di Treviso passa di mano. Ieri mattina è stato ufficializzato l’acquisto dello stabilimento di via Castagnole (manufatto di oltre 20 mila metri quadri, macchinari e circa 350 dipendenti sin qui in forza al colosso austriaco tedesco) da parte del gruppo americano Flex-N Gate, che produce componentistica per automotive.

Si tratta di un gruppo fondato da Shahid Rafiq Khan, imprenditore di origini pachistane, proprietario della squadra di football americano dei Jacksonville Jaguars e del Fulham di Londra, squadra di calcio che milita in Premier League. La comunicazione è stata data ai dipendenti dalla direzione, guidata dal responsabile del personale Alfredo Maschio.

L’operazione, nata mesi fa, è stata perfezionata negli ultimi giorni: il colosso Osram conserva la produzione in Italia, a Milano, e non lascia del tutto Treviso perché mantiene un’unità di ricerca e sviluppo, circa 20 dipendenti, ultima memoria di una grande saga produttiva cominciata nel lontano 1966 lungo via Castagnole, in pieno boom economico.

de polo agenzia fotofilm treviso ditta osram via castagnole
de polo agenzia fotofilm treviso ditta osram via castagnole

Passano all’azienda americana circa 350 dipendenti, dopo che già erano stati trasferiti alla cinese Inventronics altri 150, mentre nello stabilimento resta anche un’altra piccola unità, un ufficio con uno staff della Clay Paky, già controllata di Osram, specializzata in prodotti di illuminazione per grandi veneti.

«Siamo uno stabilimento “mosaico”, con quattro unità produttive affini ma di proprietà diverse», diceva qualcuno ieri commentando la notizia dell’operazione. Clima disteso, comunque, perché dalla nuova proprietà americana sarebbero arrivati messaggi e segnali di assoluta continuità nell’innovazione, quanto alle strategie aziendali sul polo trevigiano: la Flex-N-Gate, divisione Europa, svilupperà illuminazione per automotive nell’ala di Osram che vedrà un’annunciata riconversione tecnologica.

Anche sul fronte strettamente occupazionale sarebbero state date le massime garanzie. «La macchina produttiva che era di Osram continuerà di fatto a funzionare, anzi potranno esserci margini di sviluppo per il nuovo acquirente», dicono fonti sindacali. La Cgil, in particolare, sottolinea con Christian Iannicelli come «Flex-N-Gate creda nel polo produttivo trevigiano, come del resto hanno già fatto i cinesi di Inventronics: certo continueremo a monitorare le situazione». Da quanto è trapelato da fonti aziendali, a convincere gli americani sarebbe stata l’esperienza e il know how nel settore lighting per Automotive, nel quale il gruppo americano conta di raggiungere un’indipendenza proprio grazie alla macchina produttiva di Treviso, per realizzare in autonomia i componenti.

Il comunicato ufficiale della divisione europea di Flex-N-Gate parla di «polo trevigiano riconosciuto come un centro di riferimento per i prodotti e i componenti per l’illuminazione», e ancora di «consolidate eccellenti competenze nella produzione e testing di elettronica, ma anche nella lavorazione e assemblaggio di componenti in vetro, metallo e plastica». Infine, la nota definisce «tecnici e maestranze» dello stabilimento di Treviso «fortemente motivati, nonché riconosciuti e apprezzati dai clienti e dal mercato per il consolidato know-how»

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