Ovs, raffica di nuove aperture: «Accordi in Messico e Giappone»

Lusso più costoso e diffusa perdita del potere d’acquisto. L’amministratore delegato Beraldo: «Così i consumatori troveranno noi»

Nicola Brillo

 

Il gruppo veneziano della moda Ovs chiude il 2024 in crescita e prepara le mosse per lo sviluppo dei prossimi anni. Prevista l’apertura di decine di punti vendita in Italia e all’estero quest’anno e investimenti per sviluppare nuove linee, tra cui il segmento sport affidato al brand Altavia by Deborah Compagnoni.

La stagione autunno/inverno si sta concludendo con risultati migliori della primavera/estate, portando il gruppo di Mestre a concludere l’esercizio con una crescita delle vendite di circa il 6%. Il forte aumento delle vendite del terzo trimestre (+12,8%), è stato seguito da una crescita di circa il 4% nel quarto trimestre. Si attendono dunque ricavi complessivi nel 2024 ad oltre 1,6 miliardi di euro. «I conti sono molto buoni, abbiamo fatto un ottimo anno, in crescita su tutte le grandezze - spiega l’ad Stefano Beraldo -. Abbiamo generato cassa, profittabilità, crescita e occupazione in un mercato che non è mai facile quando sei leader. Siamo cresciuti nonostante il mercato sia piatto grazie ai nostri progetti, su cui stiamo investendo da tempo. Tra questi c’è il segmento beauty e personal care, con prodotti di aziende di nicchia, indipendenti oppure con prodotti sviluppati da noi. Oltre ad essere in crescita a doppia cifra, il segmento risulta importante per il cross selling generato a beneficio dell’abbigliamento donna».

I risultati ottenuti da Ovs sono stati sostenuti dall’andamento delle vendite a parità di perimetro, positive per il quarto anno consecutivo, quanto dallo sviluppo della rete dei negozi. Nel 2025 Beraldo annuncia l’apertura di decine di negozi, che interesseranno tutti i marchi della galassia Ovs. Le aperture comprendono negozi diretti, franchising, corner, in Italia e all’estero. Una parte sono quelli più grandi a marchio Ovs e Upim, poi gli altri brand come Stefanel, e i negozi Kids e Goldenpoint. Un incremento è previsto nelle linee Les Copains donna in tutti i negozi Ovs e nello sport con il brand Altavia.

Ma è l’estero che registrerà le novità più interessanti per Ovs. «Abbiamo due accordi importanti per il nostro futuro in Messico e Giappone - aggiunge Beraldo - con clienti molto grandi che hanno studiato il nostro brand e ci hanno chiesto l’apertura di corner nei loro spazi. Continueremo la crescita in Spagna, dove oggi siamo presenti con 100 negozi piccoli, e vogliamo aumentare le metrature. Cresciamo in medio Oriente, in Marocco abbiamo aperto tre negozi a Casablanca che stano andando molto bene. Torneremo in India con una filiale diretta, dopo 10 anni ci riproviamo più attrezzati. Stefanel crescerà in Germania».

L’andamento delle vendite, combinato con il miglioramento del margine commerciale, ha più che compensato gli impatti dell’inflazione sui costi tra cui, in particolare, l’effetto dell’incremento del costo del lavoro derivante dall’applicazione del nuovo contratto collettivo. L’e-commerce è in forte crescita. L’esercizio pertanto chiuderà con un margine operativo lordo in significativo incremento. Buona la generazione di cassa. Leva finanziaria stabile dopo la distribuzione di dividendi per 25,3 milioni e l’acquisto di azioni proprie per 46,1 milioni.

Intanto il gruppo si interroga sul futuro del retail di abbigliamento. «Stiamo assistendo ad uno spostamento delle preferenze dei consumatori mondiali, causato dalla perdita del potere di acquisto nei Paesi maturi, Europa in testa - commenta ancora Beraldo -, l’inflazione ha fatto perdere potere di acquisto e ha innescato una grande revisione nei consumi, anche a seguito dell’innalzamento dei prezzi del settore lusso. Sarà dunque la vittoria del segmento “no logo”, con i consumatori che cercano qualità, e troveranno noi».

Ieri il titolo in Borsa, grazie ai numeri superiori alle attese degli analisti, ha chiuso a 3,64 euro per azione (+3,41%).

Riproduzione riservata © il Nord Est