Ovs reinventa gli store e sfida il lusso: «Il bello alla portata di tutti gli italiani»

L’ad Stefano Beraldo e il direttore creativo Massimo Piombo raccontano i piani di sviluppo del principale retailer italiano

Roberta Paolini

Piombo, Piombo Contemporary, B-Angel, il beauty con i prodotti coreani, la linea Altavia insieme a Deborah Compagnoni, Stefanel e ancora l’operazione Goldenpoint. Quante frecce ha Stefano Beraldo, ad di Ovs, al suo arco per colpire un mercato in grande fermento. «Oggi la classe media praticamente non esiste più, ma l’italiano continua a volere le cose belle, noi stiamo dando risposte a questa domanda. E non siamo gli unici che si stanno muovendo in questo senso».

«Penso che il mercato del lusso sia in grande crisi, non solo nell’abbigliamento ma trasversale. La via di mezzo soffre da morire. Con Ovs e coi marchi di quella categoria di mercato, si può conquistare una clientela che non entrava o non conosceva il nostro mondo» fa eco Massimo Piombo, direttore creativo di Ovs.

Le parole di Piombo e Beraldo sintetizzano il momento di trasformazione che il brand ha voluto segnare con l'inaugurazione del nuovo flagship store di oltre 2 mila metri quadri a Venezia, a pochi passi dal Ponte di Rialto.

Questo spazio non è solo un nuovo negozio, ma una dichiarazione d'intenti, che sottolinea l'evoluzione del marchio verso una moda che coniuga alta qualità, design e prezzi accessibili, catturando l’attenzione di una clientela sempre più ampia.

Le quote di mercato di Ovs in Italia sono tra il 9 e il 10%, 2.245 negozi, oltre 1,5 miliardi di ricavi con un andamento in progressione soprattutto grazie alla donna. «Oggi è il nostro traino, rispetto al passato».

Mentre sullo sviluppo futuro Beraldo anticipa: «Oggi abbiamo un azionariato coeso, un bilancio molto solido e siamo pronti per pensare all’espansione all’estero».

Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs
Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs

Tornando allo store di Venezia, è un punto vendita che rappresenta un modello a sé e che Beraldo potrebbe replicare anche altrove. Si tratta infatti di un punto vendita strutturato su quattro piani che si affacciano su un cavedio centrale, tipico dell'architettura veneziana.

Il piano terra è dedicato agli accessori e al beauty, con il più grande spazio Shaka mai realizzato da Ovs, una sezione che include marchi coreani e indipendenti. Ad ampliare questa offerta c’è anche il ClioMakeUp Experience Store, firmato da Clio Zammatteo, celebre make-up artist italiana.

Ai piani superiori trovano posto le collezioni uomo, donna e bambino, dove il tocco di Piombo è particolarmente evidente. «Chiamai Stefano (Beraldo, Ceo di Ovs, ndr.) sette anni fa dicendo che volevo fare mille negozi con lui. Il nostro incontro è stato un colpo di fulmine. Ovs insieme a tutti noi oggi ha conquistato un’identità precisa. Abbiamo creato angoli Piombo uomo, donna e bambino, e caratterizzato questo cambio anche modificando gli arredi, il logo, fondo blu e scritta oro».

Il contributo di Piombo si riflette nella cura dei dettagli, sia stilistici che estetici, e nella creazione di collezioni innovative come la linea Contemporary, oltre alle collezioni Tech e Selection.

Il salone di Aldo Coppola all'interno del nuovo store veneziano di Ovs
Il salone di Aldo Coppola all'interno del nuovo store veneziano di Ovs

Questo store rappresenta un esempio di come Ovs stia ridefinendo il proprio approccio al mercato, integrando marchi rivolti a diverse fasce di pubblico, come B.Angel e Utopja per la Gen Z, e includendo anche un'area dedicata allo sport e uno shop-in-shop di Croff, brand per chi cerca design semplice e informale.

Il quarto piano del flagship store introduce un'ulteriore novità: l'Atelier Aldo Coppola Venezia, una location esclusiva dedicata alla cura di cute e capelli, con arredi firmati Aldo Coppola Jr e materiali sostenibili come il legno recuperato dai disboscamenti. 

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