Pam Panorama festeggia i suoi 65 anni: investimenti per 200 milioni

L’azienda di Spinea ha presentato il volume “La Spesa degli Italiani” sulla storia dell’impresa. Il Dg Zoratti: «Il 2024 sarà complesso con inflazione in frenata e il rallentamento dell’economia»

Luigi Dell'Olio

Investimenti per 200 milioni di euro tra l’anno che sta per finire e il prossimo finalizzati a nuove aperture, rinnovamento dei punti di vendita già esistenti, formazione del personale e spinta all’innovazione dei processi. Sono i piani di Pam Panorama, l’azienda con headquarter a Spinea, che ha presentato a Milano il volume “La Spesa degli Italiani”, edito da Mondadori Electa che celebra la storia dell’impresa dalla sua fondazione a oggi.

L’anno che celebra il 65esimo anniversario si chiuderà con ricavi per 1,9 miliardi di euro, in crescita del 9% rispetto al 2022, e un Ebitda (indicatore della redditività aziendale) in crescita di 26 milioni. La realtà che opera con le insegne Pam, Panorama, Pam local e Pam City vede positivo anche per il prossimo anno, tanto da aver messo in cantiere 40 aperture tra dirette e franchising con i principali partner Arimondo, Borello e Retail Pro. Così come proseguiranno gli investimenti nell’innovazione tecnologica dopo i 37 milioni già messi in campo quest’anno tra infrastrutture di sede, cybersecurity, introduzione dell’etichetta elettronica e il rinnovo di bilance e casse.

Non solo nuove aperture, ma anche riorganizzazione della rete, iniziata già negli ultimi mesi con la riduzione delle superfici degli ipermercati di Marghera, Roma Tiburtina, Roma Granai, Villorba e Ariccia, ai quali ha fatto da contraltare la creazione di un’area dedicata alla cura della casa, della persona e degli animali. È recente anche la riqualificazione di alcuni negozi, tra cui quello di Trieste Campi Elisi.

Detto di quel che è stato, per il 2024 «si prospetta un anno complesso con i volumi stazionari, l’inflazione in frenata, un rallentamento dell’economia con un costo del denaro elevato e il conseguente peggioramento del clima di fiducia delle famiglie», per usare le parole di Andrea Zoratti, direttore generale di Pam Panorama. Il quale mette in conto un ulteriore calo dei listini, dato che il carovita è destinato in ogni caso a restare su livelli più elevati di quelli registrati fino a qualche anno fa. «Punteremo sulla multicanalità per offrire una molteplicità di opzioni non solo a consumatori differenti, ma anche agli stessi consumatori a seconda dei bisogni e dei desiderata del momento», ha aggiunto, «di pari passo saremo sempre più presenti nei territori ancora inesplorati dalla nostra insegna e continueremo a puntare su qualità, convenienza quotidiana, promozione dei prodotti locali e attenzione alle persone che costituiscono da sempre le direttrici di sviluppo della nostra azienda».

I piani di sviluppo prevedono anche un’accelerazione degli investimenti nella formazione, dopo che già nell’esercizio in corso sono state erogate oltre 25 mila ore di formazione a circa 6 mila collaboratori su aspetti tecnici, commerciali e manageriali e sono stati attivati percorsi di carriera per i giovani potenziali che hanno seguito corsi finalizzati a ruoli di futura responsabilità e leadership in azienda. Nel corso dell’evento non sono mancati riferimenti alle strategie nel campo della sostenibilità ambientale, con i top manager che hanno evidenziato l’impegno per ridurre i consumi di materie prime e delle emissioni di CO2.

L’evento è stata l’occasione per ripercorrere la storia dell’azienda dall’intuizione dei tre giovani fondatori fino alle principali tappe dello sviluppo. «Nel 1956, durante un viaggio a Roma, Tito Bastianello vide a Roma il primo supermercato italiano e comprese il suo potenziale. Quasi in contemporanea mio padre (Giancarlo, ndr) partecipava a un convegno a Daytona e venne a conoscenza di questo modello distributivo. Ne parlarono con Giovanni Giol e tutti assieme decisero di mettersi in gioco lasciando il proprio lavoro per lanciarsi nella nuova avventura, aprendo un punto vendita a Padova in via Zabarella», ha ricordato il presidente Salvatore Dina. «Il libro è stata l’occasione per fermarci un attimo a riflettere su quello che abbiamo fatto fino ad ora», ha aggiunto, «la storia dell’azienda passa attraverso quella delle persone che la compongono». —

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