Pinarello, la bici dei record stampata in 3D con una lega aerospaziale e studiando i tuffi delle megattere

Stampata in 3D in una lega di scandio alluminio e magnesio, un materiale aerospaziale, e con una tecnologia aerodinamica progettata studiando anche le balene. È questa la bici progettata e realizzata da Pinarello per Filippo Ganna a caccia del record dell’ora

Stampata in 3D in una lega di scandio alluminio e magnesio, un materiale aerospaziale, e con una tecnologia aerodinamica progettata studiando anche le balene. È questa la bici progettata e realizzata da Pinarello per Filippo Ganna, il ciclista oro olimpico nel quartetto e 5 volte iridato su pista, che andrà a caccia del record dell’ora, sabato sera a Grenchen in Svizzera.

Si chiama Bolide F HR 3 D, la prima e più veloce bicicletta ad alta prestazioni stampata in 3d mai costruita. “Vogliamo sempre spingere il livello del design del prodotto a nuovi livelli per permettere ai nostri campioni di raggiungere i loro obiettivi” ha detto Fausto Pinarello, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pinarello. “Innovazione costante e ricerca sono le basi del successo se vuoi assemblare la più veloce bicicletta da crono per la pista. Dal Record dell’ora di Miguel Indurain, alle recenti medaglie d’oro nell’Inseguimento a squadre di Tokyo, Pinarello è sempre stata il punto di riferimento in questo settore”.

La Bolide F HR 3D è stata progettata su misura del corridore per essere conforme all’irripetibile anatomia di Ganna e massimizzarne sia il comfort che la complessiva performance aerodinamica. La comodità è spesso sottovalutata, ma quando si tratta di un tentativo di Record dell'ora UCI timed by Tissot è essenziale perché permette all’atleta di andare più veloce per più tempo. Molto spesso sottovalutata è anche l’importanza della rigidità per biciclette da pista: ogni minima flessione dovuta alla potenza della pedalata provoca uno sfregamento delle ruote, che fa perdere all’atleta centimetri cruciali ogni volta che spinge sui pedali.

Tenendo tutto questo bene in mente, questo progetto aveva bisogno di mettere insieme forza, rigidità e vantaggi aerodinamici con un metodo di produzione che potesse permettere un controllo delle geometrie preciso al millimetro e il pieno utilizzo di tutto ciò che gli ingegneri di Pinarello hanno appreso in mesi di laboriosa ricerca. “La stampa in 3D ha permesso di introdurre nuove forme e caratteristiche che sarebbero state impossibili da replicare con le altre esistenti tecniche di lavorazione della fibra di carbonio. Con questo nuovo metodo, abbiamo creato una forma aerodinamica unica e raggiunto un incredibile livello di rigidità” spiega Fausto Pinarello.

La stampa 3D in metallo è stata sperimentata per la prima volta nel ciclismo a livello mondiale da Pinarello nel 2015, quando il manubrio della bici da Record dell'ora UCI timed by Tissot è stato impugnato da Bradley Wiggins per una distanza record. La tecnologia di produzione additiva è nota per la sua capacità di creare forme difficili con facilità e di permettere di produrre ogni unità su misura per un singolo atleta.

Per trovare le competenze, le conoscenze e le attrezzature adeguate, Pinarello ha collaborato con Metron A.E. nel Regno Unito. Il telaio e la forcella della bici HR sono stati pensati per sfruttare una nuova lega chiamata Scalmalloy, una lega di scandio, alluminio e magnesio ad alta resistenza, un materiale aerospaziale specificamente progettato per la stampa 3D. Metron ha utilizzato una macchina EOS M400 di grande formato per stampare in 3D le parti in Scalmalloy. In effetti, il telaio era composto da soli cinque pezzi, con il triangolo anteriore realizzato in tre pezzi e i foderi della sella e i foderi della catena in altri due pezzi. Questi pezzi sono stati realizzati singolarmente e sono stati incollati insieme utilizzando una resina epossidica di livello aerospaziale.

Inoltre, il titanio è stato utilizzato sulla testa della forcella e sulle estensioni del manubrio, che sono le aree di maggiore sollecitazione Un altro elemento fondamentale è stato lo studio dell’aerodinamica. Le gambe del ciclista si muovono su e giù tutto il tempo, seguendo una traiettoria piuttosto complessa ma molto ripetitiva. L’aria scorre attorno a tubo verticale e reggisella in modo mai lineare: è continuamente spostata dalle gambe del corridore, che ne deviano il flusso.

Questo flusso d'aria alternato rende molto difficile che l’aria rimanga “attaccata” al tubo verticale. Di conseguenza, il flusso d’aria si allontana costantemente dal tubo verticale, creando un’ampia zona di bassa pressione. La resistenza all’aria generata da tubo verticale e reggisella contano per quasi il 40% della resistenza totale del telaio e della forcella. Per migliorare le prestazione di questo Bolide Pinarello ha utilizzato degli studi realizzati dall’Università di Adelaide che hanno analizzato il modo in cui le megattere riescono a compiere manovre molto strette negli oceani.

Le megattere sono note per la loro capacità di eseguire curve molto strette mentre nuotano e per i loro salti spettacolari fuori dall’acqua. I ricercatori hanno scoperto che i tubercoli (le sporgenze nella parte anteriore delle pinne) contribuiscono in modo significativo a questa abilità. Infatti, gli studiosi dell’Università di Adelaide lavorano tenendo a mente queste particolari forme delle pinne dal 2006: prima ne hanno trovato un’applicazione per le ali e le ventole di aerei, poi sui telai delle biciclette, depositando nel 2016 una domanda di brevetto internazionale per un telaio di bicicletta. Hanno osservato anche come il flusso d’aria attorno al tubo verticale si alterni secondo un ampio angolo, con conseguente separazione del flusso e aumento della resistenza aerodinamica. Sono riusciti quindi a scoprire che piccole creste possono minimizzare questo effetto di separazione e ridurre la resistenza aerodinamica, generando vortici di corrente nelle depressioni tra le protuberanze, facendo sì che il flusso dietro i “beccucci” rimanga il più aderente possibile. Grazie a questa ricerca, hanno ottenuto importanti riduzioni della resistenza aerodinamica sul loro prototipo di telaio.

Spazio, natura e bellezza. Una meraviglia questa bici per Ganna che costa solo 60 mila euro.

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