Pintaudi, il maestro pasticciere raddoppia la produzione a Trieste
Per l’azienda artigianale controllata dal Polo del Gusto di Illy fatturato in aumento del 35%

Nuovo stabilimento in zona industriale a Trieste per Pintaudi, il marchio triestino della pasticceria artigianale che da due anni è una delle punte di diamante del Polo del Gusto presieduto da Riccardo Illy.
Il Ceo dell’azienda Giacomo Biviano annuncia questo investimento per circa 2 milioni con la necessità di raddoppiare la capacità produttiva dell’azienda che quest’anno prevede una crescita del fatturato di circa il 35% rispetto ai ricavi dello scorso anno per circa 1 milione.
Pintaudi, che oggi occupa una quindicina di dipendenti, è fondata e guidata da Giuseppe Pintaudi che trasferitosi giovanissimo a Trieste con la famiglia da Montalbano Elicona sui monti Nebrodi nel 2004, ha fatto sua la maestria artigianale dei pasticceri siciliani con una cura estrema e ricercata dei prodotti di base che Pintaudi va a testare personalmente, frutta martorana, nocciole, pasta di mandorla: «Usiamo la miglior materia prima in commercio in Italia: dal miele di Zafferana Etnea alle arance calabresi. Tutti i nostri biscotti sono prodotti con la farina di farro biologica coltivata in Friuli Venezia Giulia che è fra le più digeribili con un basso contenuto di glutine».

Da qui il successo di Pintaudi che fra pochi mesi trasferirà lo stabilimento dalla zona industriale di via Flavia alle Noghere in un’area di circa 4 mila metri quadrati un tempo occupata dall’agraria Marinaz: «Stiamo crescendo molto con le fette biscottate di alta gamma e senza conservanti, biscotti, frolle, brioches, panettoni e pinze. Grazie al nostro nuovo magazzino di mille metri quadrati potremo garantirci l’approvvigionamento della materia prima come burro, farine e frutta secca che acquistiamo in Sicilia e in Piemonte direttamente dal produttore. La qualità della nostra azienda si struttura sulla materia prima e su una lavorazione rigorosamente artigianale che guarderà anche ai prodotti biologici. Bisogna sapere perché certi ingredienti vanno mescolati insieme. Gli stessi nuovi macchinari che ho supervisionato, dai forni a impastatrici più grandi, sono stati realizzati in base alle nostre ricette e non alterati dall’automazione. Tutto si basa processi manuali indispensabili per non alterare gli impasti», spiega Pintaudi che fa una continua formazione in azienda.
La bottega della pasticceria di qualità di recente ha siglato un accordo di grande distribuzione con Esselunga: «Oggi siamo presenti in tutta Europa, dalla Germania, Francia, Austria e Spagna e presto nel Regno Unito. Prepariamo il lancio anche in Slovenia, Croazia e Regno Unito. Molto importante è la sinergia distributiva con la rete di Domori. Il Polo del Gusto porta nelle case degli italiani il meglio dell’industria alimentare».
Biviano, che ha lavorato per quasi vent’anni in Illycaffè occupandosi di sviluppo di business commerciale, sottolinea come Pintaudi si sia integrata bene nella boutique del Polo del Gusto presieduto da Riccardo Illy. Giuseppe Pintaudi, che oggi è socio di minoranza dell’azienda, garantisce la continuità di una sapienza artigianale.
L’acquisizione è stata realizzata dal Paolo del Gusto anche per il grande potenziale di integrazione: «I biscotti si sposano con le altre eccellenze del Polo, dal tè al cioccolato, dalle confetture al vino», sottolinea sempre il Ceo.
L’azienda triestina due anni fa ha conquistato il Great Taste Award, tra i premi più autorevoli del settore cibo e bevande a livello internazionale, per le sue fette biscottate, panettoni e biscottoni.
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