Polo siderurgico Danieli-Metinvest a Porto Nogaro, stanziati i primi 20 milioni di euro
Le risorse nella manovra di assestamento della Regione Fvg. Verranno utilizzate per la riqualificazione industriale di Porto Nogaro finalizzata alla realizzazione di una nuova acciaieria. Un miliardo l’investimento complessivo, mille i nuovi posti di lavoro
UDINE. La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 20 milioni di euro per la riqualificazione industriale di Porto Nogaro.
È il primo finanziamento finalizzato alla creazione del polo siderurgico dei gruppi Danieli-Metinvest a “Punta sud” nella zona industriale Aussa Corno. L’emendamento presentato dalla giunta Fedriga all’assestamento di bilancio in discussione in Consiglio, ha ottenuto il voto favorevole delle opposizioni a eccezione del consigliere Furio Honsell.
«Sono assolutamente favorevole, è un bene che un’opportunità industriale come quella del polo siderurgico sia rimasta in regione dopo essere venuta meno a Trieste, mi spiace che alle Noghere sia caduta questa possibilità» ha sottolineato il consigliere dem Roberto Cosolini, annunciando il voto favorevole del gruppo, mentre Diego Moretti ricordava che «senza industria non si può vivere». Pure Massimo Moretuzzo, il capogruppo del Patto, ha parlato di «partita fondamentale per il Friuli», chiedendo un’audizione per approfondire il progetto.
Il provvedimento rispetta il cronoprogramma illustrato dalla Regione nel corso della recente visita del numero uno della Metinvest, la multinazionale dell’acciaio ucraina, Yuriy Ryzhenkov, a Porto Nogaro. L’obiettivo è dotare l’area industriale delle infrastrutture necessarie per far arrivare le navi in porto.
Questo è un punto determinante per convincere il gruppo ucraino a investire in un’acciaieria con il laminatoio per la produzione, senza interruzione, dell’acciaio green in regione.
La multinazionale sta analizzando le potenzialità del sito: la firma dell’accordo di programma con Danieli, Metinvest e le realtà del territorio che possono partecipare al superamento dei vincoli tecnici è fissata per fine agosto. Il progetto prevede un investimento di un miliardo di euro e mille nuovi posti di lavoro: «Sarà – ha spiegato l’assessore Sergio Bini – un esempio di economia circolare, con 1,3 milioni di metri cubi di sedimento sarà innalzato di due metri il livello di campagna. La Giunta ha già ascoltato tutti i Comuni interessati, compresi quelli della laguna, e coinvolto le università di Udine e Trieste nella stesura di in un approfondito studio di impatto ambientale».
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