Portacontainer: portafoglio ordini senza precedenti
Vero e proprio boom con 8,3 milioni di Teu. Lo stock di commesse continua a espandersi, il picco previsto per il 2027. La tendenza a utilizzare navi sempre più grandi è una realtà per tutte le principali compagnie
Quando i terroristi Houthi attaccarono il Mar Rosso, le compagnie di navigazione furono obbligate a riorganizzare la logistica per circumnavigare l’Africa e quindi i noli si impennarono.
E ancora oggi non sono tornati ai livelli prebellici, pur essendo scesi. Ma l’economia globale non ha subìto nessuno shock, mentre gli operatori hanno garantito il funzionamento del commercio internazionale aumentando i profitti. Si inserisce in questo scenario un boom nell’acquisto delle portacontainer con portafogli ordini senza precedenti.
Secondo Bimco le prenotazioni di portacontainer hanno raggiunto il record di 8,3 milioni di Teu (l’unità di misura standard), superando il precedente picco di 7,8 milioni di Teu stabilito all’inizio del 2023.
Nonostante il record di consegne di 2,9 milioni di Teu nei dodici mesi appena trascorsi, lo stock di commesse ha continuato a espandersi grazie a nuovi importanti contratti per un totale di 4,4 milioni di Teu nel 2024.
Al primo posto troviamo la Msc dell’armatore italiano Aponte – detentrice della flotta più grande a livello mondiale del settore dei container – con 107 nuove navi di varie dimensioni. Cma-Cgm segue con altre 103 navi, Møller-Maersk e Hapag-Lloyd ne hanno ordinate rispettivamente 47 e 23.
Da notare che a febbraio dello scorso anno, Maersk si stava preparando ad affrontare una perdita netta di 5 miliardi di dollari, ma poi ha chiuso il 2024 con un utile operativo superiore a 5,7 miliardi di euro.
L’autorevole “The Financial Times” sembra aver centrato la situazione: «Gli armatori hanno soldi da spendere», come ha fatto dire in un’intervista a Jonathan Roach, l’esperto settoriale degli analisti di Braemar.
«Il 92% della capacità del portafoglio ordini è costituito da navi con circa 8mila Teu. Il segmento più grande, 12-17mila Teu, rappresenta il 46% del backlog», come racconta Niels Rasmussen, Chief shipping analyst di Bimco.
I cantieri cinesi sono i principali beneficiari: si sono accaparrati il 72% delle nuove commesse; seguono sudcoreani e giapponesi con una quota di mercato rispettivamente del 22% e del 5%.
Secondo gli analisti di Bimco il calendario delle consegne rivela una tempistica concentrata delle navi in consegna tra il 2025 e il 2029 e il picco di debutti sul mercato previsto per il 2027, con 2,2 milioni di Teu in uscita dai cantieri.
La tendenza a utilizzare navi sempre più grandi è una realtà per tutte le principali compagnie. Solo prendendo in considerazione le prime 5 a livello mondiale c’è una «capacità di stiva – osserva Alessandro Panaro di Srm-Intesa San Paolo - di oltre 2,2 milioni di Teu»
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