Progest, spunta un rapporto di Deloitte: usati impropriamente 80 milioni di euro
Lo riferisce l’agenzia Bloomberg. L’azienda: “La correttezza dei bilanci approvati e diffida dal diffondere informazioni non corrispondenti al vero, che possono causare grave ed irreparabile danno”
Era il 2020 quando Carlyle aveva fornito a Progest una stampella finanziaria da 200 milioni, sottoscrivendo una serie di obbligazioni a sostegno della liquidità e per mettere in equilibrio finanziariamente il gruppo trevigiano attivo negli imballaggi di carta e cartone.
Ora tuttavia, riferisce l’agenzia Bloomberg, è emerso che alcune di quelle risorse sarebbero state utilizzate in maniera impropria. Ad affermarlo sarebbe stato un report di Deloitte consegnato al consiglio che ha sollevato interrogativi su oltre 80 milioni di euro di transazioni finanziarie, legate a spese non aziendali. Tra queste, figurerebbe il finanziamento di uno yacht, una cantina di prosecco e un’azienda di catering.
Secondo il rapporto, dice ancora Bloomberg, Pro-Gest avrebbe utilizzato fondi aziendali per fini personali della famiglia Zago, proprietaria della società. L’attuale Chief Restructuring Officer di Pro-Gest, Angelo Rodolfi, sempre ha dichiarato a Bloomberg che le accuse di cattiva gestione dei fondi sono "false e infondate".
Le difficoltà finanziarie di Pro-Gest erano emerse nel 2019, quando la produzione di uno dei principali stabilimenti, la cartiera di Mantova acquisita per essere riconvertita in impianto per cartone ondulato, fu temporaneamente sospesa dalle autorità locali. La pandemia aveva poi alimentato la domanda di packaging in carta, spingendo Carlyle a intervenire per rifinanziare parte del debito dell'azienda, garantendosi alcune delle migliori attività di Pro-Gest come collaterale. Un accordo che posizionava il gigante americano del capitale privato come creditore privilegiato rispetto agli obbligazionisti, che avevano precedentemente finanziato la società con 250 milioni di euro.
Nel 2025, però, il quadro è drasticamente cambiato. Dopo un default su parte del debito, Pro-Gest ha chiesto l’accesso alla composizione negoziata, avviando dunque un processo di ristrutturazione ottenendo la tutela dai creditori.
Il rapporto preliminare di Deloitte, scrive ancora Bloomberg, concluso nel maggio 2024, evidenziava 16 transazioni in violazione delle clausole finanziarie e 29 casi di utilizzo improprio di fondi aziendali, tra cui l’acquisto di uno yacht da 1,4 milioni di euro e prestiti senza interessi ai membri della famiglia Zago.
L’azienda contattata ha preferito non commentare le indiscrezioni stampa.
In seguito l’azienda ha emesso una breve nota in cui ribadisce “la correttezza dei bilanci approvati e diffida dal diffondere informazioni non corrispondenti al vero, che possono causare grave ed irreparabile danno. L'azienda si attiverà nelle competenti sedi per proteggere la propria reputazione, i propri interessi e quelli di tutti gli stakeholder e con riserva di ogni diritto”.
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