Prosecco Docg, torna la pace «Nel nome spazio ai territori»
Valdobbiadene e Conegliano d’ora in poi nella denominazione per valorizzare le colline d’origine
Rientra così la fronda di 220 produttori che avevano aperto una spaccatura nel Consorzio

Non nominare il nome Prosecco invano. Sarà perseguito chi ne abusa, sfruttando le sue potenzialità comunicative. E, addirittura, tra i produttori della Denominazione verrà introdotto un codice etico per vincolare i comportamenti.
Dopo un’estate di infuocate polemiche, i 220 produttori cosiddetti “ribelli”, che avevano sottoscritto una petizione per tutelare l’identità del Conegliano Valdobbiadene, hanno trovato un accordo con i vertici del Consorzio di tutela, segnatamente la presidente Elvira Bortolomiol e il direttore Diego Tomasi. Il cda, o almeno la sua maggioranza, veniva rimproverata di non tutelare a sufficienza il nome identitario Conegliano Valdobbiadene, preferendole la dizione più conosciuta Prosecco Docg.
Fino a concedere all’Associazione delle Colline Unesco questa stessa semplificazione. Il “caso” è esploso con i pullman rossi di Trenitalia e di Mom che giravano per le colline con la scritta “Prosecco Hills Link”.
«Non vogliamo essere confusi con il Prosecco Doc», hanno protestato per settimane i “ribelli” di Valdobbiadene e Conegliano. Dopo la vendemmia, e considerandone probabilmente l’esito non entusiasmante in termini di produzione, ecco la disponibilità a mettere fine alle baruffe.
E a trovare un accordo che in definitiva rilanci anche il mercato, dal trend rallentato. Il cda e i portavoce dell’intesa hanno dunque trovato un’intesa che definisce anzitutto il nome: dev’essere Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Sarebbe infatti “ingannevole e fuorviante” una comunicazione che non esaltasse la specificità dei luoghi attraverso l’esplicita esposizione dei suoi nomi geografici.
La denominazione, dunque, si chiamerà “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg” mentre il suo spumante sarà il “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”. Resta, dunque, il nome Prosecco e resta pure la qualifica di Superiore, contrariamente ai tentativi di cancellazione portati avanti nel passato.
E poi un severo monito, condiviso: «Tutto ciò che può creare un fraintendimento rispetto alla denominazione sarà ulteriormente contrastato attraverso il potenziamento dell’ufficio di controllo e vigilanza del Consorzio e dell’attività dei suoi studi legali».
Le parti hanno dunque deciso di avviare un’azione di monitoraggio e controllo su tutte le definizioni usate da soggetti terzi per nominare eventi, manifestazioni, iniziative promozionali e comunicazioni che si svolgono nel territorio del Conegliano Valdobbiadene e usano la parola Prosecco.
Di più, il Consorzio fa sapere di aver promosso le prime azioni nei confronti dei promotori di queste manifestazioni per far sì che, se organizzate all’interno dei confini della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco, esse richiamino correttamente la denominazione nel proprio nome.
Ed ecco il primo risultato: è in fase conclusiva un accordo con i dirigenti della “Prosecco Marathon” sul corretto uso del nome Prosecco, mentre sono allo studio le verifiche sui nomi di altre manifestazioni che avvengono sul territorio e includono la parola Prosecco.
Il Consorzio, inoltre, si impegnerà anche in futuro a collaborare con l’Associazione Unesco per far utilizzare correttamente i nomi delle denominazioni. Ed ecco un secondo risultato: per quanto riguarda la segnaletica del Cammino attraverso le Colline, l’Associazione Unesco ha già provveduto alla nuova segnaletica che sostituirà l’esistente entro poche settimane; altrettanto è già avvenuto per il loro sito web e il segnaposto Google. Circa il progetto “Prosecco Hills Link”, il cda ha ritirato la partecipazione e ha appoggiato la sospensione del servizio dal 10 settembre 2023. «Se vi sarà l’intenzione di riproporre l’iniziativa, il progetto dovrà essere rivisto nella sua veste grafica, nel nome e nei suoi contenuti».
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