Raccolta fondi e alloggi di emergenza, Coin e Diesel in prima linea per aiutare la popolazione dell’Afghanistan
Iniziative dei due gruppi veneti: la catena d’abbigliamento dona un euro per ogni acquisto online, la OTB Foundation di Renzo Rosso finanzia gli interventi di soccorso
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VENEZIA. Coin, la più diffusa catena italiana di department store, supporta la Fondazione Pangea Onlus, che dal 2003 opera in Afghanistan con l’obiettivo di rendere le donne il perno dello sviluppo della società, per dare un aiuto concreto e per non dimenticare tutte le afghane e i loro bambini che in questa fase vivono una situazione ancora più complessa e incerta.
Da lunedì 30 agosto e per tutto il mese di settembre, sarà promossa nell’intera rete di negozi Coin una raccolta fondi a favore delle donne afghane. Inoltre, per ogni acquisto effettuato sull’e-boutique coin.it, Coin devolverà un euro alla Onlus.
La Fondazione Pangea, presente in Afghanistan da quasi vent’anni con il programma Jamila che punta a migliorare le condizioni delle donne e delle loro famiglie, è riuscita tra mille difficoltà a portare in salvo le attiviste in pericolo di vita per essersi distinte negli anni per il proprio operato in favore delle comunità locali. Ora l’obiettivo è non lasciare sole tutte le donne che sono rimaste nel loro Paese d’origine e aiutarle a sopravvivere e a difendere quanto è stato costruito negli anni tramite le attività della Fondazione.
«Coin è sempre dalla parte delle donne, non possiamo permetterci di stare a guardare inermi quanto sta accadendo in Afghanistan - afferma Monica Gagliardi, direttore marketing e digital transformation di Coin SpA. Con una call to action a tutti i nostri clienti e con il nostro impegno intendiamo contribuire a sostenere le attività di Pangea in Afghanistan e a fare in modo che non venga disperso quanto di buono è stato realizzato negli anni grazie alla volontà di donne coraggiose che hanno tentato con tutte le loro forze di cambiare il loro mondo.
Dopo Petalo Bianco, lo sportello antiviolenza che Coin ha lanciato la scorsa primavera che si svilupperà ulteriormente nei prossimi mesi - prosegue Gagliardi – con il supporto a Pangea vogliamo continuare a stare al fianco delle donne che stanno affrontando situazioni emergenziali personali o sociali».
«Non abbandoniamo il popolo afghano, aiutateci a restare in Afghanistan»: questo l’appello che UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha rivolto ad aziende, fondazioni e filantropi italiani dalle pagine dei quotidiani nazionali affinché possa continuare a sostenere gli uomini, le donne e i bambini afghani, come fa da oltre 40 anni. Prima a rispondere e a rilanciare l’appello è stata OTB Foundation, la no-profit che fa capo al gruppo OTB di Renzo Rosso, con un’importante donazione, che servirà per offrire innanzitutto un alloggio di emergenza a oltre 300 famiglie in fuga.
«È fondamentale unire le forze e allearsi con chi è già presente nel territorio e sa come muoversi, ci auguriamo che molti altri donatori possano fare altrettanto». Così Arianna Alessi, vicepresidente di OTB Foundation, che spiega: «La nostra fondazione ha come missione aiutare persone e aree del mondo in situazioni difficili, e opera secondo principi di impatto sociale diretto e presenza nei momenti di emergenza. Da sempre supportiamo progetti a favore di donne e bambini, anche in Afghanistan dove operiamo per migliorare la situazione sociale e di vita delle donne. L’attuale situazione afghana non poteva lasciarci indifferenti e abbiamo scelto di fare la nostra parte collaborando anche con UNHCR, ente internazionale riconosciuto con cui abbiamo già lavorato in passato».
Dall’inizio dell’anno ad oggi, si stima che circa 550.000 persone siano state costrette a lasciare le loro case a causa degli scontri armati e siano oggi sfollate all’interno del paese. Di queste, circa l'80% sono donne e bambini che stanno pagando il prezzo più alto di questa ennesima crisi umanitaria che affligge il paese.
UNHCR ha scelto di restare in Afghanistan, di portare avanti i suoi programmi e di continuare a fornire assistenza umanitaria alla popolazione civile che fuggendo ha perduto tutto. Insieme alle organizzazioni partner locali, l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati è presente in 34 province e 299 distretti su 450.
Ma i bisogni crescono di ora in ora. Servono alloggi di emergenza, assistenza economica diretta, kit igienici e sanitari e beni salvavita. OTB Foundation ha risposto immediatamente e con grande generosità all’appello di UNHCR: grazie a un’importante donazione, assicurerà che più di 300 famiglie possano avere un alloggio di prima emergenza in cui ritrovarsi al sicuro, sotto la protezione dell’Agenzia ONU per i Rifugiati. Considerando una media di 5 persone per famiglia, oltre 1.500 persone avranno un posto dove dormire e stare con i propri cari.
«Ringrazio OTB Foundation per la preziosa donazione in questo momento critico per il popolo afghano», dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, Santa Sede e San Marino. «Il contributo filantropico del settore privato è fondamentale in una crisi di questa portata, affinché possiamo rispondere rapidamente ai bisogni essenziali della popolazione, soprattutto quelli di donne e bambini. In questo momento ogni minuto è prezioso per chi vive il dramma della fuga, un supporto tempestivo e generoso come quello di OTB Foundation ci consentirà di aiutare in tempi rapidi centinaia di civili innocenti alla disperata ricerca di protezione. Un gesto di grandissimo valore, che ci aiuta a rimanere nel paese, al fianco di tanti afghani in pericolo. Ci auguriamo sia di esempio per molti altri sostenitori nel nostro Paese, perché i bisogni sono enormi e aumenteranno con il protrarsi della crisi umanitaria».
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