Rana è il tortellino più amato d’America, il fatturato nell’anno del Covid vola a quota 900 milioni di euro: “Nel 2021 supereremo il miliardo”

Dall’ingresso in Usa otto anni fa, il gruppo guidato da Gian Luca Rana ha battuto ogni record. La sfida era superare Buitoni (e quindi Nestlé). Nel 2013 il gruppo veronese aveva ricavi per 381 milioni di euro

Edoardo Bus

VERONA. La lunga cavalcata del tortellino made in Italy. Il Gruppo Rana archivia il miglior anno della sua storia a 900 milioni di fatturato e si avvicina alla meta rotonda del miliardo di euro, che prevede di superare nel 2021. Dal 2013 il fatturato è stato triplicato e l’ascesa negli Stati Uniti, iniziata otto anni fa, ha dato ragione e merito ad una strategia vincente.

Non è ancora il miliardo di fatturato, che è atteso per quest’anno, ma il 2020 per il Gruppo Rana si chiude molto bene, con ricavi che si attestano a quota 900 milioni (+16,3% sul 2019), margine operativo lordo a 106.1 milioni € (+33,9% sul 2019) e utili a 47.7 milioni € (+47% sul 2019). Insomma, un altro anno di crescita a doppia cifra, come ormai accade da otto anni a questa parte e che fa dichiarare all’amministratore delegato Gian Luca Rana: “Siamo molto soddisfatti per i risultati raggiunti dalla nostra squadra, perché non erano scontati in un anno, come quello appena passato, caratterizzato da incertezze. Abbiamo reagito con determinazione e saputo cogliere gli stimoli per proseguire il nostro percorso di crescita.

Gli ultimi 8 anni – sottolinea - ci hanno visto protagonisti di un trend di crescita dei ricavi molto significativo, visto che sono quasi triplicati arrivando a sfiorare il miliardo. Questi traguardi sono frutto dell’impegno e dell’attenzione che ogni giorno dedichiamo alla ricerca e all’innovazione per garantire su tutte le tavole del mondo un prodotto di alta qualità che risponde ai gusti e alle esigenze di consumo dei nostri clienti”. Il Gruppo Rana in questo lungo periodo è raddoppiato nelle dimensioni, arrivando a contare quattromila dipendenti, 1500 prodotti, presenza in 66 Paesi del mondo, ed una crescente quota di fatturato dall’estero oltre che il 40% che deriva da altri ricavi (piatti pronti, sughi, food service) e non solo pasta ripiena.

Un ruolo fondamentale nel traino delle vendite è stato giocato dal mercato americano, dove l’azienda guidata da Gian Luca Rana ha generato, nel suo ottavo anno di presenza Oltreoceano, un fatturato pari a 364 milioni di dollari, in crescita del 33% rispetto al 2019. L’esercizio 2020 ha premiato l’impegno, la progettualità e gli investimenti effettuati nel corso di un anno così complesso, e ha confermato la leadership di mercato nella pasta fresca ripiena in Italia, nei principali paesi europei come Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna e, appunto, negli Stati Uniti. Il Gruppo di San Giovanni Lupatoto (VR), per sostenere la domanda commerciale, ha confermato il proprio piano di investimenti deliberando nel corso del 2020 investimenti per circa 65 milioni di euro.

Il 60% è stato destinato a supporto della crescita degli stabilimenti italiani con interventi volti a potenziare e rinnovare le linee produttive negli stabilimenti di San Giovanni Lupatoto (Vr) e Moretta (Cn). Il rimanente 40% è stato investito negli Stati Uniti per il potenziamento dell’apparato produttivo ed il completamento della costruzione del secondo sito produttivo a Chicago. Tornando al bilancio 2020 esaminato ed approvato oggi dal Gruppo Rana, i ricavi, dal 2013 ad oggi, sono quasi triplicati. La redditività è aumentata, il margine operativo lordo riportato nel 2020 è stato pari a 106.1 milioni di euro in crescita del 33.9% sul 2019 e di ben sei volte sul 2013. Da notare anche il valore dell’utile netto, pari a 47.7 milioni di euro, in aumento del 47% sull’anno precedente.

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