Ricavi Bofrost a quota 300 milioni, tecnologia e AI per aiutare le vendite

Il fatturato dell’anno fiscale risulta in leggero incremento. L’amministratore delegato Tesolin: «Siamo un’azienda agile e molto efficiente»

Riccardo De Toma

Torna a tagliare il traguardo dei 300 milioni, sostanzialmente stabile sui livelli di un anno fa, il bilancio 2024-2025 di Bofrost Italia Spa, la controllata tricolore del colosso tedesco, leader europeo nella vendita a domicilio di prodotti surgelati e freschi, con un mercato che comprende, oltre a Germania e Italia, anche Francia, Spagna, Belgio, Grecia, Austria, Svizzera, Lussemburgo, Slovenia e Croazia.

I dati dell’esercizio chiuso il 28 febbraio sono stati presentati a San Vito al Tagliamento, dove ha sede Bofrost Italia, fondata nel 1986 da Edoardo Roncadin, oggi la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari, con circa 2.800 addetti tra produzione e venditori e un mercato di un milione di famiglie. A commentarli il presidente e amministratore delegato Gianluca Tesolin, soddisfatto per un risultato che «conferma la stabilità e la solidità del modello di business», si legge nella nota diffusa dall’azienda.

Dopo il balzo realizzato con gli esercizi 2021-21 e 2021-22, quando il boom delle vendite a domicilio ha fatto crescere l’azienda del 30% rispetto ai volumi pre-pandemia, Bofrost ha subito una flessione fisiologica, attestandosi però stabilmente a quota 300 milioni, sfiorata nel 2022-23 e raggiunta nuovamente negli ultimi due bilanci. Bofrost «continua a consolidare la crescita degli ultimi anni grazie a un servizio d’eccellenza e all’innovazione costante», ha dichiarato Tesolin a margine del meeting di lancio del nuovo anno commerciale.

Tesolin ha analizzato il contesto di mercato, «caratterizzato da incertezze e rapidi cambiamenti», ha spiegato, sottolineando la capacità di Bofrost «di essere un’azienda agile e ambidestra, capace di anticipare le trasformazioni senza perdere di vista l’efficienza e l’ottimizzazione». Concetti, questi, ribaditi anche nella ricerca curata dagli economisti Guido Bortoluzzi e Marco Balzano, dell’Università di Trieste. Tra le leve strategiche gli investimenti sui nuovi prodotti, alla base di un catalogo che ogni anno propone un centinaio di nuove voci tra prodotti surgelati e freschi (c’è anche la carta dei vini) e che quest’anno, per l’esattezza il 24 marzo, saluterà lo sbarco sul mercato italiano di una linea completamente nuova. Lo ha annunciato lo stesso Tesolin illustrando le strategie future e i progetti chiave.

Tangibile lo sforzo sull’innovazione, con investimenti anche nell’intelligenza artificiale per potenziare l’app dedicata ai venditori, rendendo più efficiente la ricerca di informazioni sia sul proprio contratto di lavoro, dalle condizioni economiche fino alle opportunità di welfare, sia sul catalogo prodotti, in un’ottica di miglioramento del servizio ai clienti.

«L’anno commerciale 2024-25 – ha dichiarato ancora Tesolin – conferma la solidità del nostro modello di business, basato su qualità, servizio e innovazione. In un mercato in continua evoluzione, vogliamo essere un’azienda capace di anticipare i cambiamenti e di offrire risposte concrete ai nostri clienti, il nostro vero motore. Per questo investiamo costantemente nell’assortimento, nelle tecnologie digitali e, soprattutto, nelle persone, perché una squadra motivata è la chiave della nostra crescita».​​​​​​

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