Ricavi record per Bordignon Group
Il gruppo vicentino, con stabilimenti anche in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, archivia il 2022 con un fatturato di 52 milioni di euro. Walter Bordignon: «Materie prime e costi energia, ecco le nostre sfide per il 2023»

Si è concluso un anno record per Bordignon Group, che lo scorso anno ha festeggiato il mezzo secolo di storia aziendale. Il fatturato consolidato nel 2022 si è chiuso a 52 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto alla chiusura del 2021, che si era assestata a 43 milioni. Stabile l’occupazione: per il gruppo oggi lavorano più di trecento persone. Un anno di crescita record, dunque, anche se va precisato che il perimetro di attività aziendale non è proporzionalmente aumentato: si tratta infatti di un aumento del valore delle vendite collegato all’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia. Infatti, il volume complessivo dei manufatti zincati è rimasto lo stesso, si assesta attorno alle centocinquemila tonnellate tra i vari stabilimenti. Buono anche l’ebitda, che si assesta a 9,1 milioni, con un incremento del 5,3% rispetto allo scorso anno.
«Il 2022 è stato un anno storico per noi, abbiamo festeggiato il nostro primo mezzo secolo di vita» ricorda Walter Bordignon, amministratore delegato di Bordignon Group, holding di famiglia, che detiene cinque società: oltre alla Zincheria Valbrenta (Rosà, Vicenza), ci sono Zincheria Seca (Ala, Trento), Zincheria SA (Bucarest, Romania), Zincheria B&B di Montereale Valcellina (Pordenone) e infine l’azienda di trasporti DMW Logistic Srl (Rosà, Vicenza).

«Dal punto del vista del business il 2022 è stato complicato per il controllo costante dei flussi di produzione, con prezzi che cambiavano davvero repentinamente – prosegue Bordignon –. Nella prima parte dell’anno abbiamo registrato dei rincari per la materia prima zinco, nel secondo semestre ecco i problemi energetici».
Il gruppo è noto in tutto il mondo per la vasca di zincatura più grande d’Europa, capace di lavorare pezzi che pesano fino a 30 tonnellate. Una vasca per la quale i costruttori sono disposti a trasferte lunghissime: recentemente un’azienda campana ha percorso più di novecento chilometri per zincare elementi di un viadotto autostradale. Oltre alle grandi opere c’è stata una spinta importante nei lavori nell’edilizia privata grazie al superbonus: «Era dal 2007 che non si vedevano investimenti così importanti nelle attrezzature per l’edilizia» aggiunge Walter Bordignon.

Tra le ultime opere realizzate vanno citate quella relativa al nuovo ponte di Genova e l’imponente costruzione della facciata continua della torre UnipolSai di Milano in collaborazione con Maeg Costruzioni, opera che verrà inaugurata nelle prossime settimane: le strutture sono state zincate nello stabilimento di Pordenone. E’ interessante segnalare il nuovo appalto dello stadio di Budapest in Ungheria per i mondiali di atletica leggera del 2023; la struttura avrà una capienza di 36.000 persone, nella sede di Rosà sono state zincati i connettori dal peso di 7.000 chili cadauno che serviranno da contrappeso per la copertura a sbalzo dell’impianto.
In Trentino, presso Zincheria Seca, due collaborazioni si sono distinte nell’arco del 2022: la prima nel settore nautico con il progetto della Marina di Genova nel quale sono state zincate le coperture di carenaggio della lunghezza di 170 metri, la seconda riguardante la messa in opera del primo lotto del nuovo stabilimento delle acciaierie Duferco nel bresciano che sorge su 491 mila metri quadri e per il quale si svilupperanno le strutture del secondo lotto nell’arco del 2023.
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