Rizzani de Eccher “firma” il viadotto della Rem, la metropolitana leggera di Montreal
Completata la parte più complessa della metropolitana: i 16 km di viadotto che hanno richiesto 3 anni di lavori per la posa di 4.553 conci. Il gruppo friulano è una delle 13 aziende italiane (e solo 3 del Nordest insieme a Icm e al Gruppo Danieli) presente nella top 250 di Enr dei maggiori general contractor del mondo e ha in portafoglio ordini per 2,8 miliardi di euro
UDINE. Tre anni di lavori, 4.553 conci installati per completare 16 chilometri di viadotto. Sono i numeri della struttura aerea prefabbricata che Rizzani De Eccher ha appena finito di installare per NouvLr, la cordata canadese che sta realizzando la Rem (Réseau Express Métropolitain), la nuova rete metropolitana leggera di 67 chilometri, elettrica e completamente automatizzata, progettata per ridisegnare la mobilità della regione di Montreal, collegando 25 stazioni e cinque grandi poli: Downtown Montreal, Rive Nord, Rive Sud, Ile Ouest e aeroporto Trudeau. Destinata a diventare una delle quattro più estese metropolitane senza pilota al mondo, una volta ultimata raddoppierà l’attuale rete della capitale del Quebec.
Un progetto prestigioso per Rizzani de Eccher, dal momento che la struttura aerea rappresenta uno dei passaggi più complessi dell’opera, concluso, come riportato in un post di NouvLr, «lavorando giorno e notte e a una velocità incredibile», considerata la complessità dei lavori e la concomitanza con la pandemia. Alla soddisfazione sulla sponda canadese fa eco quella del colosso friulano delle costruzioni: «Rizzani De Eccher è molto orgoglioso del team con NouvLr, che ha raggiunto questo notevole traguardo attraverso la professionalità, la dedizione, la motivazione e una vera eccellenza».
Decisivo, nella realizzazione della struttura del mega viadotto, il contributo della controllata Deal, la società del gruppo udinese specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine per la costruzione di grandi opere infrastrutturali. Sono state fabbricate da Deal, infatti, le due gigantesche gru, ribattezzate Anne e Marie dai canadesi, utilizzate per sollevare e installare gli oltre 4mila e 500 conci, del peso di 45 tonnellate ciascuno, che compongono la parte aerea della nuova metropolitana, collegando l’Ile Ouest (Isola occidentale) al resto della rete. A conferma del ruolo sempre più strategico di Deal anche la recente acquisizione della sua commessa più importante di sempre: la realizzazione di quattro grandi macchine per il montaggio e il varo dei conci, oltre ai casseri per la fabbricazione dei conci e degli stralli, del Versova Bandra Sea Link di Mumbai, il nuovo bypass stradale di Mumbai, un viadotto di quasi 18 chilometri che correrà interamente sul mare, contribuendo a decongestionare il traffico della megalopoli indiana.
Per un’opera portata a termine altri cantieri sono stati avviati quest’anno da Rizzani de Eccher, e altri sono ai banchi di partenza, visto che il general contractor friulano ha ottenuto nell’ultimo anno contratti del valore di 1 miliardo di euro che portano a circa 2,8 miliardi il valore degli ordini in portafoglio. E il Gruppo stima di chiudere l’anno con ricavi per 580 milioni, in crescita sul 2021.
L’elenco delle opere è lungo, si va dalla Rail baltica, già in corso, all’ampliamento della sede della Bei (Banca europea degli investimenti) in Lussemburgo che invece deve ancora partire, non dimenticando la metropolitana di Parigi, i grattacieli di Rotterdam, la circonvallazione di Bucarest, il Maritime Hotel ad Amsterdam, un ospedale a Copenaghen.
Rizzani de Eccher guarda poi con attenzione all’India, Paese in cui è già approdata - come ricordavamo prima - insieme a Webuild. Infine Rizzani de Eccher è una delle 13 società italiane, e la seconda con sede in Fvg (l’altra è il Gruppo Danieli) e insieme alla veneta Icm, presente nella top 250 di Enr, la più autorevole rivista americana del settore, che individua i maggiori general contractor del mondo.
Riproduzione riservata © il Nord Est